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Ragazzi sui social 2-3 ore al giorno, l’allarme di Telefono Azzurro: “Crescono rischi e ansia”

Smartphone

Telefono Azzurro ha lanciato l'allarme sul tempo speso dai ragazzi sui social network, che li rende esposti a contenuti violenti e a dipendenza.

I ragazzi spendono troppo tempo sui social network, con una forte esposizione ai contenuti violenti e il rischio di sfociare in dipendenza. Telefono Azzurro ha lanciato l’allarme

Ragazzi sui social 2-3 ore al giorno, l’allarme di Telefono Azzurro: “Crescono rischi e ansia”

Il 50% dei ragazzi tra i 12 e i 18 anni passa dalle due alle tre ore al giorno sui social network. Il dato è in crescita rispetto al 2018, quando erano il 45%. I dati sono emersi dal rapporto “Tra realtà e Metaverso. Adolescenti e genitori nel mondo digitale” elaborato da Telefono Azzurro e presentato a Milano in occasione del Safer Internet Day, giornata mondiale dedicata all’uso consapevole e responsabile di Internet. Lo smartphone è lo strumento più usato per stare online, dal 93% dei ragazzi intervistati. Il 14% passa sui social dalle quattro alle sei ore al giorno, il 4% più di 6 ore e il 3% è sempre connesso.  Emergono alcune differenze rispetto al genere. Il 44% dei ragazzi afferma di essere connesso dalle due alle tre ore al giorno e il 24% un’ora al giorno, mentre tra le femmine il 55% dalle due alle tre ore e il 17% un’ora al giorno. Differenze anche per quanto riguarda l’età, con il 23% dei 12-14enni online un’ora al giorno, i 15-18enni dalle quattro alle sei ore al giorno. Il 35% dei ragazzi ha dichiarato di fare tardi la sera e avere difficoltà a dormire. Il 93% degli intervistati usa i social per condividere contenuti con gli amici, soprattutto le ragazze. L’80% guarda i contenuti dei personaggi famosi e il 76% degli influencer. Il 71% legge notizie, in modo particolare le ragazze, il 66% posta contenuti e il 63% guarda contenuti che riguardano brand.

Cresce la dipendenza da social e l’esposizione a contenuti violenti

Il 27% dei ragazzi senza l’uso dei social si sente agitato o ansioso, il 22% si sentirebbe perso, il 19% tranquillo e il 10% solo. Solo il 3% si sentirebbe libero e l’1% felice. Dai dati emerge che rispetto al 2018 c’è stato un aumento dell’ansia. I contenuti social possono suscitare sentimenti negativi. Più di un ragazzo su due ha riferito di aver provato sentimenti come l’invidia per gli altri. Il 21% ha dichiarato di essersi sentito inadeguato, il 18% diverso, il 10% omologato. Il 12% prova solitudine e il 9% rabbia. 

A quasi un ragazzo su due è capitato di andare incontro a contenuti inappropriati e nel 25% dei casi questi contenuti hanno turbato o impressionato. Il 19% dei ragazzi ha cercato di controllare e limitare i social, senza riuscirci. Il 42% dei genitori ha riferito che i figli hanno visto contenuti inappropriati. I contenuti violenti sono i più diffusi, seguiti da quelli pornografici e sessualmente espliciti, da quelli razzisti e discriminatori, da quelli che riguardano il suicidio e l’autolesionismo, da quelli che incoraggiano anoressia e bulimia e da quelli che riguardano il gioco d’azzardo. Esiste anche il rischio di essere contattato da estranei adulti, ma tra i rischi ci sono anche il bullismo, l’oversharing di dati personali, la visione di contenuti violenti o espliciti, l’invio di contenuti di cui ci si potrebbe pentire, le spese eccessive e il gioco d’azzardo.