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Ragazzina di 13 anni abusata dal padre si confida con la prof: "Ho paura di essere incinta"

Terribile confessione di una 13enne alla sua "prof"

Ragazzina di 13 anni abusata dal padre si confida con la prof che chiama il 112: "Lui fa come il mio fidanzato ed io adesso ho paura di essere incinta"

Arriva dalla Sicilia la tremenda storia di una ragazzina di 13 anni abusata dal padre che si confida con la prof: “Ho paura di essere incinta, lui fa come il mio fidanzato”. Per questi gravissimi sospetti è stato arrestato un 38enne di Catania con l’accusa di violenza sessuale nei confronti della figlia 13enne e della moglie. Secondo quanto riferito dai media a denunciare il tutto era stata proprio la ragazzina. Lo aveva fatto raccontando a un’insegnante che da quasi un anno veniva violentata dal genitore. Aveva detto: “Papà fa come il fidanzato ed io ho paura di essere rimasta incinta”.

Ragazzina di 13 anni abusata dal padre

A quel punto l’insegnante ha allertato i carabinieri, che hanno avviato le indagini. Le accuse sono state confermate dalla ragazzina davanti al Gip ed in presenza di uno psicologo e la toga ha accolto le richieste della Procura etnea ed ha disposto l’arresto dell’uomo. L’indagato è padre di altri quattro figli ed ora lui è iscritto a registro e ristretto in misura di cautela per una presunzione di reato di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. L’indagine ha svelato come l’uomo avrebbe anche abusato della moglie, costretta a rapporti sessuali sotto la minaccia di coltelli.

La nota della Procura sul “genitore carnefice”

In merito esiste una nota della Procura: “Gli accertamenti dei carabinieri sono stati fondamentali per dimostrare ulteriormente la freddezza e la mancanza di qualsivoglia inibizione da parte del ‘genitore carnefice’, che aveva sempre contrastato i tentativi delle vittime di far emergere con i familiari quanto di torbido stesse accadendo. Invece di desistere o di comprendere la gravità dei propri gesti, l’uomo aveva invece fatto credere ai parenti che le confessioni della figlia e della convivente fossero semplicemente il frutto della loro immaginazione e talvolta addirittura di ‘un sogno'”. E ancora: “Subito dopo la denuncia, la madre e tutti i figli minorenni sono stati immediatamente collocati in una casa protetta al fine di interrompere le violenze, da dove hanno continuato a mantenere uno stretto contatto con i carabinieri, fornendo dettagli preziosi ai fini della ricostruzione dell’intero impianto accusatorio”. Il 38enne, che tramite il suo legale Francesco Marchese si professa estraneo ai fatti, è nel carcere di Catania Piazza Lanza.