> > Ragazzo musulmano a Stanford: accettato perché scrive cento volte #BlackLive...

Ragazzo musulmano a Stanford: accettato perché scrive cento volte #BlackLivesMatter

Ragazzo musulmano a Stanford: accettato perché scrive cento volte #BlackLivesMatter

Ziad Ahmed ha risposto all'application per l'accesso a Stanford trasgredendo la tradizione. Con 100 hashtag si è aggiudicato il suo posto all'università

È indubbio che la creatività sia molto apprezzata durante le selezioni per accedere nelle università più prestigiose del mondo. Lo conferma la vicenda che ha come protagonista il diciottenne Ziad Ahmed.

Mentre compilava la sua ‘application’ per l’Università di Stanford si è trovato davanti a una sola e semplice domanda: “Cosa ti sta a cuore e perché?”. La risposta che ha iniziato ad affollare la mente del ragazzo è stata: “Mi importano le vite dei neri (come me)”.

E così che Ziad Ahmed ha deciso di ripetere sul documento ufficiale dell’application per 100 volte l’hashtag #BlackLivesMatter.

Il ragazzo prodigio entra a Stanford

Un’azione perentoria e certamente inusuale. Pochi infatti si prenderebbero il rischio di rispondere tra le righe di un’application nel modo in cui ha risposto il diciotenne Ziad, cioè con una lista di 100 hashtag identici. Eppure, questa azione creativa e liberatoria – realizzata con fantasia e consapevolezza – ha significato per il ragazzo l’effettivo accesso all’università di Stanford.

Per Ahmed la risposta provocatoria voleva essere un modo per sottolineare la condizione dei neri, tuttora vittime degli abusi della polizia in alcune zone americane. Certamente l’application compilata da Ziad è stata una delle più originali e migliori ricevute dalla commissione giudicatrice dell’università di Stanford.

Venerdì scorso il diciottenne ha ricevuto l’ammissione ufficiale via posta e ha condiviso sui propri profili social la sua euforia. ” Congratulazioni Ziad. Tutti quelli che hanno esaminato la sua application sono rimasti impressionata dalla passione, dalla determinazione, dal suo cuore. Tu sei semplicemente un fantastico valore aggiunto per Stanford. Tu porterai qualcosa di originale e straordinario nel nostro campus – un luogo dove tu puoi imparare, crescere e spiccare il volo”.

Dal profilo Twitter di Ziad Ahmed si apprende che il diciottene è fondatore di ReDefy, un’organizzazione internazionale che lotta contro stereotipi e che abbraccia l’uguaglianza e l’integrazione del diverso nella società. A 18 anni Ziad compare tra i 9 Top Teenager che lottano per cambiare il mondo secondo la classifica stilata da MTV e tra i 15 top giovani prodigi selezionati da Business Insider.