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Ricciardi: "Lockdown ad ottobre 2020 avrebbe evitato 70 mila morti"

Ricciardi profughi

Se ad ottobre 2020 si fosse introdotto il lockdown, secondo Ricciardi si sarebbero evitati 70 mila morti: i sindaci di Milano e Napoli però si opposero.

Il consulente del ministero della Sanità Walter Ricciardi è tornato a parlare della seconda ondata di contagi che ha investito l’Italia nell’autunno 2020 affermando che, se alcuni sindaci non si fossero imposti all’introduzione di un lockdown ad ottobre, si sarebbero potuti evitare 70 mila morti.

Ricciardi sulla fase 1: “Fu difficile convincere gli scettici”

Intervistato dal Mattino, l’esperto ha inizialmente spiegato che il momento più critico per il nostro paese è stato tra febbraio e marzo 2020, quando c’era la necessità di far comprendere la gravità della situazione. “Per fortuna l’Italia ha avuto un ministro che ha immediatamente capito il rischio che stavamo correndo: il binomio tra scienza e politica in Italia ha funzionato“, ha sottolineato.

Secondo lui, la difficoltà maggiore è stata convincere sindaci e presidenti di Regione che volevano andare avanti come se nulla fosse che le zone rosse non si potevano evitare. “Dicevamo a tutti che ci trovavamo di fronte a un virus pericoloso, ma è stato difficile convincere tutti gli scettici che le misure restrittive erano assolutamente necessarie“, ha evidenziato.

Ricciardi sul lockdown ad ottobre 2020

Il rammarico maggiore è invece stato quello di non essere riusciti ad imporre il lockdown a Milano e a Napoli durante la seconda ondata a causa della strenua contrarietà dei sindaci (Sala e De Magistris) che scrissero al ministro. Se fosse stato introdotto subito, secondo lui si sarebbe evitata la seconda ondata, limitata la trasmissione dei contagi e ridotto la terza ondata che hanno coinvolto tutte le regioni italiani provocando 70 mila morti. “Venni attaccato da tutti, ci avevo visto giusto“, ha concluso.