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Riforma del catasto: cosa cambia e perché è in sede di discussione

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Continua il tavolo di discussioni sulla riforma del catasto: draghi propone più trasparenza per far emergere i terreni e gli immobili "fantasma".

Continua il tavolo di discussioni sulla riforma del catasto: draghi propone più trasparenza per far emergere i terreni e gli immobili “fantasma”, mentre la mozione della Lega è stata bocciata.

La nuova riforma sul catasto

Nella Legge Fiscale, una parte è occupata dalla riforma del catasto. Il nodo principale sollevato dal premier Mario Draghi è quello di far emergere nei registri pubblici terreni e immobili “fantasma”, ossia quelli non registrati, oppure registrati in modo non corretto. Il testo prevede anche che, insieme alla rendita catastale già in vigore, per ciascun immobile venga determinato anche il valore patrimoniale e una rendita che sia calcolata sui parametri del mercato.

D’altra parte, il centrodestra è preoccupato che il nuovo sistema normativo possa andare a colpire i risparmi degli italiani con un aumento delle tasse, ma ieri pomeriggio – giovedì 3 marzo – l’emendamento soppressivo della Lega è stato bocciato.

A chi si rivolge questa riforma

Nonostante le preoccupazioni di Slavini, la normativa non andrebbe a produrre ripercussioni fiscali dirette. Tuttavia, sarebbero 39 milioni le persone fisiche e 1,5 milioni quelle giuridiche a essere “interessate” dalla riforma.

Una nota spiega che la finalità della riforma è quella di «consentire un maggiore controllo del patrimonio immobiliare, favorendo l’emersione di immobili non censiti ovvero censiti sulla base di rendite che non rispettano la reale consistenza’ e la destinazione degli stessi».