Oggi alle 12:30 iniziano gli incontri a Montecitorio tra la maggioranza e le opposizioni per le Riforme istituzionali. Uno dei nodi principali, lo sappiamo, resta quello legato al presidenzialismo. La leader di Fratelli d’Italia è convinta di voler mantenere una delle promesse principali che aveva fatto in tempo di campagna elettorale. Non tutti i partiti, però, sono d’accordo.
Rimorme istituzionali, oggi l’incontro: le posizioni dei partiti e di Giorgia Meloni
Partiamo dall’inizio, e quindi dalla proposta di Giorgia Meloni e del suo partito. Fratelli d’Italia è a favore del presidenzialismo, citato nel vecchio programma delle elezioni come: “Riforma presidenziale dello Stato al fine di assicurare la stabilità governativa e un rapporto diretto tra cittadini e chi guida il governo.” Al momento, però, non è ancora chiaro se si voglia puntare su un’elezione diretta del Presidente della Repubblica o su un aumento dei poteri del capo del governo. Salvini e la Lega, invece, sono sicuri: il modello giusto da seguire è quello adottato in Francia: “Al presidenzialismo bisogna associare il massimo decentramento possibile.” Forza Italia propone il premierato, una soluzione che potrebbe andare bene anche a tanti nell’opposizione.
Pd, Movimento 5 Stelle, Renzi e Calenda: cosa pensano le opposizioni?
Passando, invece, alle opposizioni, Elly Schlein e il Pd sono stati molto chiari: no a qualsiasi forma di elezione diretta, anche se sarebbero favorevoli ad un aumento dei poteri del premier. Il Movimento 5 Stelle è contrario al presidenzialismo americano, ma propone l’introduzione della sfiducia costruttiva; si fa, dunque, riferimento al modello tedesco. Il gruppo Azione-Italia Viva punta su una delle principali idee di Matteo Renzi – “Il sindaco d’Italia“- che porterebbe ad un rafforzamento del ruolo del presidente del Consiglio attraverso un’elezione.