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Rita De Crescenze a Belve? Scatta la polemica

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L’intervista di Francesca Fagnani a Belve riporta Rita De Crescenzo al centro dell’attenzione: una polemica che divide il pubblico tra curiosità, critiche e difese accese.

Rita De Crescenzo è tornata al centro della scena e la scintilla è stata l’intervista a Francesca Fagnani a Belve, e così scatta la polemica. Fonte: intervista di Francesca Fagnani (Belve). C’era tutto: il passato — fatto di dipendenze e guai con la giustizia — e il riscatto, quello social, TikTok in primis.

Invito a Belve, la presenza di Rita De Crescenzo scatena la polemica

Oggi Rita De Crescenzo è tra le creator più seguite d’Italia, scrive canzoni, canta, va alle cerimonie. Nell’ultimo anno è passata per Pomeriggio 5, Diritto e Rovescio, Le Iene, Tg1, Tg5, Fuori dal Coro, Lo Stato delle Cose — e adesso anche Belve. Ma l’intervista ha provocato scalpore. C’è chi applaude la scelta, chi la considera un passo falso. Si parla di soldi pubblici, di cachet, chi invece di partecipazione a titolo gratuito, insomma la polemica è inziata, gli spunti non mancano evidentemente.
Il dibattito non è solo sui social… Rumors dicono che in Viale Mazzini qualche malumore sia scoppiato. Dicono di ostacoli, discussioni. C’è chi ha puntato il dito, ma la questione del compenso viene smontata, o almeno così è stato detto da chi ha raccolto le voci. Il racconto delle apparizioni tv e delle reazioni del pubblico rimane spaccato. Un pezzo della platea applaude, l’altro storce un po’ il naso… ma comunque fa parlare e si sa negli ultimi anni a livello mediatico sembra che sia ciò che alla fine conta di più, obiettivo raggiunto.

Rita De Crescenzo a Belve, la polemica che riaccende il dibattito tra cronaca e spettacolo

Il passato di Rita De Crescenzo è raccontato con tono moderato, senza sensazionalismi e senza mitizzare nella puntata di Belve, la celebre trasmissione che vede come protagonista l’amatissima giornalista Francesca Fagnani. Lei stessa ha parlato di quegli anni neri e di un episodio che ha segnato la sua vita: l’arresto per la sottrazione del cadavere del padre. Ha spiegato, in prima persona, la dinamica — il ricovero, la morte, la disperazione fuori dalla sala operatoria, la dinamica che l’ha portata a una pena di due anni e mezzo. «Io feci la pazza», ha detto; e ha raccontato il gesto estremo, il taxi, le guardie, la madre in preda al delirio. Sono parole forti, crude; ma il cronista le mette in pagina così come sono state dette. Non aggiunge. Non inventa. Racconta. Il riscatto — continuo — passa per i follower, per i video che rimbalzano, per la polemica, per le canzoni e le apparizioni in tv. E resta la domanda, piccola e fastidiosa ormai degli ultimi anni: chi decide a livello mediatico dove mettere il confine fra cronaca e spettacolo? Risposte precise non esistono, solo confini che si spostano ogni volta che una telecamera si accende.