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Roma, autista al cellulare alla guida del bus: la denuncia

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Denuncia e pericolo di perdita del posto di lavoro per l'autista di Roma che si trovava al cellulare alla guida dell'autobus

Una mano sul volante dell’autobus e l’altra sul cellulare appoggiato all’orecchio. L’autista ha continuato così a chiacchierare al telefono, tra un colpo di acceleratore e uno di frizione. Intanto il bus che stava conducendo era pieno di passeggeri, mentre avanzava in via Fiorentini a due passi dalla Tiburtina a Roma. Quella telefonata di straforo, fatta mentre era in servizio alla guida dell’autobus, rischia ora di costare davvero caro a un autista della Roma Tpl. Il consorzio che gestisce le linee periferiche per conto del Campidoglio, appena il video è stato pubblicato sul sito web del Messaggero, ha fatto partire una inchiesta interna.

La contestazione all’autista

L’autista in questione era già stato sospeso dal servizio e dalla paga. Ora avrà cinque giorni di tempo per rispondere alla contestazione e provare a dare le sue giustificazioni. A quel punto l’azienda, guidata da Marco Cialone, prenderà i suoi provvedimenti. Il conducente rischia infatti il posto, perché per la guida pericolosa è previsto il licenziamento.

Le immagini dell’autista riprese col cellulare sono state diffuse da un passeggero che era a bordo. Il video non lascia spazio a interpretazioni. è infatti evidente che l’uomo stava parlando al telefono senza problemi, ma soprattutto senza nemmeno l’auricolare. Anche se fosse stata una telefonata di lavoro, quindi, un tale comportamento avrebbe comunque messo a rischio la sicurezza dei viaggiatori. Ma a quanto pare il tema della telefonata sarebbe stato il caro affitti, quindi non una «urgenza di servizio». L’uso del telefonino è infatti ammesso per chi è alla guida solo in caso di urgenze, e in ogni caso sempre con le cuffiette.

Il racconto del passeggero

L’episodio risale a giovedì. Il fatto è avvenuto su una navetta della linea 548, in direzione Ponte della Serenissima, intorno alle 4 del pomeriggio. Il passeggero che ha filmato tutto ha raccontato: “È vero che si stava procedendo lentamente, imbottigliati nel traffico. Ma allo stesso tempo non è stato certo incoraggiante sentire l’autista che ad alta voce si faceva i fatti suoi alla guida del bus. Evidentemente era abituato a queste imprudenze”.

Proprio questo elemento verrà ora approfondito dagli ispettori aziendali della Roma Tpl. L’obiettivo dell’indagine sarà quello di verificare se l’autista ha altri precedenti per guida con il cellulare senza l’uso degli auricolari. Il Codice della Strada, del resto, parla chiaro. Per tutti gli automobilisti recidivi è prevista infatti la sospensione della patente di guida da uno a tre mesi. Inoltre già alla prima contestazione scatta la decurtazione di cinque punti.