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Chiapparini morto sotto le forme di Grana: la commovente lettera dei figli

forme di grana

I figli di Giacomo Chiapparini hanno scritto una commovente lettera al padre morto sotto le forme di Grana della sua azienda

Il 74enne Giacomo Chiapparini era morto nella sua azienda di Romano di Lombardia mentre era al lavoro. L’uomo è stato investito da migliaia di forme di Grana crollate dagli scaffali del magazzino ed era stato ritrovato senza vita la mattina dopo l’incidente.

Romano di Lombardia, Chiapparini morto sotto le forme di Grana: la lettera dei figli

Tiziano e Mary, i figli di Giacomo Chiapparini, hanno scritto una commovente lettera di addio al padre, morto in circostanze tragiche nell’azienda casearia a cui aveva dedicato tantissimo lavoro. La lettera è stata letta nella circostanza del funerale di Chiapparini, cerimonia a cui hanno partecipato davvero tantissime persone che lo conoscevano soprattutto per il suo lavoro.

La lettera di Tiziano e Mary

Ciao papà, ci hai fatto crescere sempre sollecitati a dare il massimo, a fare sempre la meglio quello che sapevamo fare. Ci hai forgiato alla vita, ai fatti pesanti della vita, e ne abbiamo avuti davvero tanti. Ci hai insegnato a cavarcela sempre nonostante tutte le difficoltà. Quanti scontri abbiamo avuto, perché volevi sempre avere ragione tu e fare di testa tua. Ci dispiace che a noi figli tu non abbia mostrato l’amore attento e affettuoso come altri padri. Con i tuoi nipoti ti sei ammorbidito un po’ e così abbiamo capito che allo stesso modo amavi anche noi, ma sempre a modo tuo, nel tuo modo originale.

Non hai mai puntato sul nostro lato sensibile perché lo faceva e lo fa la mamma, hai puntato alla nostra tempra per prepararci alla vita. Ci hai sempre lasciati però con le rotelle attaccate alla bici, liberi di andare ma sempre con te che ci davi sicurezza. Sei sempre stato sopra le righe e sopra le righe è stata la tua uscita di scena. La tua fragorosa e rumorosa presenza è diventata una fragorosa e rumorosa assenza. Tu hai vissuto la vita che volevi, coltivando ambizioni che nessuno avrebbe mai immaginato e la tua famiglia ti ha dovuto seguire in questa corsa. Anche se cominciavi a sentire la stanchezza dell’età, non ti sei mai risparmiato. Ora non sappiamo dove sei, ma sappiamo che, a chi incontrerai, darai filo da torcere. Speriamo tu possa incontrare Emanuele e dirgli quanto lo amavi e quanto hai amato anche tutti noi. Buon viaggio papà, guidaci da lassù.”