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Vaccino, Genazzani: "Ipotesi via libera a Johnson & Johnson entro 15 marzo"

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Johnson & Johnson ha presentato all'Ema la domanda di autorizzazione per il suo vaccino anti Covid: via libera atteso per metà marzo.

Nella giornata del 16 febbraio l’azienda farmaceutica Janssen-Cilag, facente parte del gruppo Johnson & Johnson, ha presentato all’Agenzia Europea del Farmaco la richiesta di autorizzazione per il vaccino anti Covid da essa sviluppato. L’Ema ha successivamente risposto alla richiesta affermando che una valutazione, e di conseguenza un eventuale assenso alla distribuzione e commercializzazione del vaccino, potrebbe arrivare verso la metà del mese di marzo.

Genazzani: “Ok entro 15 marzo”

Parole confermate da Armando Genazzani, rappresentante italiano dell’Ema al Chmp (Committee for medicinal products for human use). “Io credo sia in dirittura di arrivo. Nei primi 15 giorni di marzo potrebbe arrivare la decisione dell’Ema” ha spiegato durante un’intervista a Radio24.

Chiesta autorizzazione per il vaccino di Johnson & Johnson

Il vaccino sviluppato da Janssen-Cilag è il quarto per il quale viene chiesta l’autorizzazione all’Agenzia Europea del Farmaco, dopo quelli di Pfizer, Moderna e AstraZeneca. Sul vaccino di Johnson & Johnson vi è tuttavia molta aspettativa da parte delle autorità europee, dato che esso dovrebbe essere monodose, accelerando dunque i tempi della somministrazione e della copertura vaccinale nella popolazione.

A tal proposito la Commissione europea sta lavorando per velocizzare le procedure di certificazione, in modo da avere a disposizione un sempre maggiore numero di dosi di vaccino per far fronte al diffondersi delle nuove varianti di coronavirus. Per queste ultime infatti – e per quella inglese in particolare – l’Ecdc ha già stato dichiarato un alto rischio di contagio per la popolazione, che diventa rischio molto alto in caso di soggetti clinicamente vulnerabili.

L’annuncio di Johnson & Johnson arriva nello stesso giorno in cui la casa farmaceutica Moderna ha comunicato un ritardo nella consegne delle sue dosi di vaccino previste per il mese di febbraio, promettendo tuttavia un recupero del suddetto ritardo con le consegne di marzo. Ritardi che si aggiungono a quelli già in precedenza avvenuti con Pfizer-BioNTech qualche settimana fa.