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Varianti Covid, per l'Ecdc il rischio di diffusione del virus torna alto

varianti covid 2

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie mostra preoccupazione per la diffusione della variante inglese nel continente.

Continuano le preoccupazioni per la diffusione delle varianti Covid in Europa. Nelle ultime ore il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha infatti valutato come alto il rischio di contagio per la popolazione del continente e addirittura molto alto per quanto riguarda invece le persone vulnerabili. Una delle richieste fatte dall’Ecdc è quella di accelerare le campagne di vaccinazione attualmente in corso, alla luce della più facile trasmissibilità delle nuove varianti soprattutto nelle fasce di popolazione più giovani.

Varianti Covid, alto rischio di diffusione

Secondo l’Ecdc l’attuale situazione epidemiologica: “È motivo di grave preoccupazione in tutta l’Ue, con la maggior parte dei paesi che registra ancora tassi di contagio elevati o in aumento nei gruppi di età più avanzata”. Secondo il centro inoltre, l’importanza delle campagne vaccinali risulta cruciale soprattutto perché i vaccini al momento esistenti e adoperati potrebbero avere un’efficacia minore o anche solo parziale sui nuovi ceppi del coronavirus.

Nonostante siano ora presenti in Europa diversi tipi di varianti a preoccupare maggiormente gli esperti è quella inglese, che in paesi come l’Irlanda è addirittura diventata la variante dominante del Sars-CoV-2, con un aumento dell’incidente che secondo molti avrà ricadute sul tasso dei ricoverati e dei decessi. Per l’Ecdc è necessario non allentare nel breve periodo le misure di contenimento, anche alla luce della maggiore trasmissibilità dei ceppi.

Allo stesso modo, la direttrice dell’Ecdc Andrea Ammon ha dichiarato: “Raccomandiamo agli Stati membri di continuare a sviluppare o aumentare le loro capacità di sequenziamento insieme a misure complementari come test, ricerca dei contatti, isolamento dei casi e messa in quarantena dei loro contatti”. Sempre l’agenzia ricorda tuttavia che misure come la chiusura delle scuole devono essere prese in considerazione in ultima istanza, considerando l’impatto psicologico che queste hanno sui più giovani.