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Salvini incontra Orban a Milano: la città protesta

Matteo Salvini

M5s chiarisce "Non è un incontro istituzionale o governativo ma solo politico”.

Europa, migranti e accoglienza. “Non un incontro istituzionale ma puramente politico” così è stato definito il rendezvous meneghino tra il ministro dell’interno Matteo Salvini e il premier ungherese Viktor Orban: appuntamento che si terrà nel capoluogo lombardo nella giornata di martedi 28 agosto in Prefettura, nella sede di Corso Monforte. Il Movimento 5 stelle si dissocia pubblicamente tramite le dichiarazioni dei suoi capigruppo alla Camera Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli “I Paesi che non aderiscono ai ricollocamenti e tutti quelli che nemmeno si degnano di rispondere alla richiesta d’aiuto dell’Italia, per noi non dovrebbero più ricevere i fondi europei. E tra questi, al momento, c’è anche l’Ungheria”.

La nota diffusa dai gruppi parlamentari è stata severamente attaccata da Fratelli d’Italia che ribatte domandando delucidazioni circa la linea comune che intercorre tra il leader del carroccio, il premier Giuseppe Conte e il ministro del lavoro e dello sviluppo economico “M5s chiede di negare i fondi all’Ungheria proprio mentre Salvini è in procinto di incontrare Orban. La Lega chiarisca subito se nel governo Conte trovano spazio le farneticanti dichiarazioni pentastellate”.

“Basta giocare coi migranti”

Parallelamente all’incontro politico, Milano risponde con l’organizzazione di un presidio in Piazza San Babila. Una manifestazione pacifica a cui hanno aderito l’amministrazione milanese, Possibile (tramite il suo leader Giuseppe Civati) e il Partito Democratico. Il segretario metropolitano del Pd ha dichiarato “È gravissimo che il ministro Salvini incontri il primo ministro ungherese proprio a Milano, città che negli anni ha saputo coniugare sviluppo e inclusione, svendendo la nostra città e i milanesi, che non si piegheranno certo a un’immagine del tutto contraria a quella che da sempre esprimono” parole che riscontrano il supporto dell’assessore milanese Pierfrancesco Majorino “Ci saremo anche noi. Per contrapporre alla violenza delle loro politiche il valore dell’accoglienza e della responsabilità nella gestione dell’immigrazione. L’Europa di Orban non è la nostra”.

L’organizzazione del presidio nasce dal sostegno dei Sentinelli di Milano, associazione impegnata nella tutela dei diritti civili. “Salvini deve smettere di giocare con la vita dei migranti” tuonano così gli organizzatori della protesta, che a poche ore dall’incontro politico professano un unico intento: quello di ricordare il valore della solidarietà e dell’accoglienza ai due leader, il tutto però in salsa polemica.