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Saman Abbas, dettagli sulla sua morte: "Uccisa con una corda e gettata nel Po"

Saman Abbas

Il cugino di Saman ha raccontato i dettagli della morte della ragazza ad un altro detenuto, spiegando come è stata uccisa.

Emergono nuovi dettagli sulla morte di Saman Abbas. Il cugino, che è stato arrestato, ha raccontato i dettagli di quello che è stato fatto alla ragazza, parlando con un altro detenuto. 

Saman Abbas, dettagli sulla sua morte: “Uccisa con una corda e gettata nel Po”

Ikram Ijaz, cugino di Saman Abbas, indagato per la morte della giovane, ha raccontato ad un altro detenuto alcuni dettagli dell’omicidio. Saman è stata tenuta ferma dai cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, per permettere allo zio Danish Hasnain di strangolarla con una corda. La madre, Nazia Shaheen, stava avendo una forte crisi di pianto e per questo è stata allontanata dal marito Shabbar Abbas. Un uomo misterioso avrebbe aiutato ad ucciderla, infilare il corpo in un sacco, caricarlo su una bici e, dopo averlo fatto a pezzi, gettarlo nel Po. Ijaz ha raccontato al detenuto tutte le fasi del delitto e lui a sua volta lo ha riferito alla polizia penitenziaria. Secondo i carabinieri di Reggio Emilia le sue dichiarazioni sono da ritenere credibili solo in parte. 

Potrebbero esserci degli elementi depistanti

Il racconto di Ijaz è stato fatto in due occasioni diverse. Nel primo caso il cugino della ragazza aveva riferito di non aver preso parte all’omicidio ma di esserne a conoscenza, però ci sarebbero degli elementi depistanti. Il secondo racconto secondo gli investigatori è più realistico, anche se con punti considerati fantasiosi. Potrebbe essersi corretto dopo aver letto gli atti del fascicolo giudiziario, per aderire il più possibile agli elementi in possesso degli inquirenti, in modo da essere più credibile. Nel racconto ha dichiarato che l’omicidio è stato organizzato dai genitori, in particolare dal padre. 

La dinamica dell’omicidio 

La sera del 30 aprile Shabbar avrebbe chiesto alla moglie di fare una camminata con Saman vicino alla loro casa. Le avrebbe seguite da vicino e una volta superate le serre le due sarebbero state raggiunte dallo zio Danish, da Ijaz e dall’altro cugino. Avrebbero bloccato mani e piedi alla ragazza e a quel punto la madre avrebbe iniziato a piangere e il marito l’avrebbe allontanata. Danish avrebbe strangolato la giovane con una corda e il padre avrebbe chiamato un altro uomo, con il volto coperto da un passamontagna, che li avrebbe raggiunti in poco tempo e si sarebbe occupato di tutte le operazioni. Ijaz ha dichiarato che lui e il padre sarebbero tornati indietro, mentre l’uomo misterioso, Danish e Nomanhulaq avrebbero trasportato il corpo verso il fiume.