Marianna Piacente Zelensky a Sanremo. Le polemiche aumentano. A una settimana esatta dal via al Festival della canzone italiana, al centro del dibattito è l’ospitata del premier ucraino, che interverrà con un video registrato nel corso dell’ultima settimana. Tra coloro che pensano che la sua partecipazione sia, per così dire, controversa, c’è anche Fabrizio Pregliasco. Vediamo la sua dichiarazione.
La critica alla Rai
Virologo dell’Università Statale di Milano e candidato con il Pd alle elezioni regionali in Lombardia al fianco di Pierfrancesco Majorino, Pregliasco ha detto la sua su quelle che crede essere le reali motivazioni circa la scelta della Rai di far parlare Zelensky. «L’audience, lo share, è sicuramente l’elemento preponderante» premette, e continua: «[…] l’aggressione subìta dall’Ucraina è un elemento tristissimo che porta la guerra vicino a noi e quindi ci inquieta, il fatto poi che se ne parli così tanto, anche considerato il carattere nazional popolare del Festival, ha acceso ulteriormente l’interesse sull’evento».
Era già successo lo scorso anno con Checco Zalone
Prima la pandemia, poi la guerra. Pregliasco conclude la sua dichiarazione ricordando l’intervento, a suo avviso inopportuno, di Checco Zalone al Festival dello scorso anno: «Aveva messo un po’ alla berlina noi virologi con un intervento spiritoso che parlava di una questione allora calda», la pandemia appunto. I disegni di mamma Rai sembrano, pertanto, essere sempre tanto sottili quanto ben studiati secondo il candidato del Pd, chissà se i vertici sono d’accordo o meno.
