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Sardegna, decide di sgozzare il suo gregge perché non vede il latte

Sardegna

Un allevatore di Sassari (Sardegna) sgozza il suo intero gregge all'ennesimo rifiuto della cooperativa, sua cliente, di acquistare il suo latte.

Non comprate più il mio latte? E ammazzo il gregge!“. Queste deve aver pensato l’anziano pastore sardo quando la cooperativa se è rifiutata di comprare da lui altro latte. Siamo a Ploaghe, provincia di Sassari, in Sardegna. Qui un pastore 64enne del luogo ha deciso in questa bizzarra maniera di rispondere al rifiuto della cooperativa, sua cliente, di comprargli il latte. La risposta si è concretizzata nel massacro degli animali.

Il motivo della mattanza

L’uomo, al momento resosi irreperibile alle forze dell’ordine, ha sgozzato i suoi 135 animali. Non ha risparmiato neanche i suoi 4 cani-pastore. L’atto è nato dal rifiuto della cooperativa di comprare altro latte prodotto dai suoi animali: il latte in questione infatti aveva un livello microbiotico troppo alto per essere commercializzato, secondo gli standard sanitari. Era stato infatti classificato dalla coop come “non commestibile

La mattanza è stato il risultato di questa decisione e dei continui rifiuti che devono aver portato l’uomo all’esasperazione. Una esasperazione esplosa in un atto di crudeltà verso quella che poco tempo prima, era la sua fonte di guadagno . Ora , quella fonte amata, si era trasformata in un peso.

Peso che l’uomo ha distrutto pezzo per pezzo, pecora per pecora.

Località “Pala ’e Chercu”, Sassari, Sardegna

Le carcasse degli animali sono state trovate in una contrada di “Pala ’e Chercu“, nei pressi del Colle di Santa Giusta, vicino Sassari. Il primo ritrovamento è stato fatto dagli altri allevatori della zona. Sono andati presso il colle in esplorazione, attirati dal grande fetore insostenibile di marcio e di animali in decomposizione.

Lo spettacolo che han trovato davanti ai loro occhi li ha scioccati: gli animali giacevano in una enorme pozza di sangue ai piedi del colle stesso. Sono stati chiamati immediatamente sul posto le forze della polizia locale e del Corpo Forestale della Sardegna. Anche gli uomini delle forze dell’ordine sono rimaste scioccate dallo spettacolo crudele che si presentava ai loro occhi increduli. Poco oltre il luogo della mattanza degli ovini sono stati rinvenuti i cadaveri due quattro cani da pastore dell’allevatore-latitante.

I precedenti dell’uomo

L’uomo, un 64enne della zona, era già noto alle forze di polizia sarde per un precedente risalente al 1998: era stato sospettato infatti di aver esploso dei colpi contro un vicino di casa. Al tempo nella sua abitazione vennero sequestrati il fucile in questione e dei colpi. L’uomo venne rinchiuso in un ospedale psichiatrico giudiziario dell’Isola per qualche tempo.

Il Presidente di “Animalisti Italiani Onlus“, Walter Caporale ha dichiarato che l’associazione è pronta a costituirsi parte civile contro questo atto violento e barbarico. Ha inoltre fatto appello alle forze dell’ordine perché l’atto non resti impunito e il colpevole la faccia franca. La violenza sugli animali è considerata come il prodromo della violenza verso i propri simili (filone di pensiero che può vantare la presenza di S. Tommaso d’Aquino): un prerequisito che attesta la pericolosità sociale del soggetto.