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Benzina: i gestori confermano sciopero per il 25-26 gennaio

confermato lo sciopero benzinai a fine gennaio

Lo sciopero benzinai è stato confermato

L’argomento benzina, si sa, è caldo. Soprattutto in questo momento, In Italia. Moltissime persone ne hanno bisogno per andare a lavorare, per spostarsi, per vivere. Il prezzo sale, il Governo è messo alle strette, si rischia la perdita di consensi. Come se non bastasse, c’è nell’aria uno sciopero dei gestori delle pompe di benzina e dei distributori, anche loro scontenti di come il Governo starebbe trattando la categoria. Cerchiamo di capirne qualcosa in più. 

Sciopero dei gestori della benzina: antefatto

Il 13 gennaio era arrivata la notizia che lo sciopero dei benzinai fosse stato fermato, almeno momentaneamente, a seguito di un incontro tra i sindacati dei suddetti e il Governo, a Palazzo Chigi.  “In questo momento possiamo dire che lo sciopero è congelato, non fosse altro perché abbiamo potuto sgombrare il campo da tutto quello che era stato attribuito alla categoria” aveva dichiarato Giuseppe Sperduto, presidente della Faib (Federazione autonoma italiana benzinai). “Hanno ascoltato le esigenze della categoria e siamo nelle condizioni di sentirci abbastanza soddisfatti” aveva poi aggiunto. Qualcosa però, è cambiato.

Sciopero dei gestori della benzina: e adesso?

Oggi 16 gennaio, infatti, appena tre giorni dopo queste dichiarazioni concilianti che facevano ben sperare, lo sciopero è stato riconfermato. A Fegica (Federazione gestori impianti carburanti e affini) e Figisc (Federazione italiana gestori impianti stradali carburante) Confcommercio non è per niente piaciuto il decreto sulla trasparenza dei prezzi pubblicato sabato dal governo, soprattutto nella parte relativa alle sanzioni rischiate dai benzinai.

Sciopero dei gestori della benzina: la situazione attuale

Insomma, le tensioni tra gestori di pompe di benzina e Governo sembrano aumentare, nonostante i segnali positivi. Il problema, in ogni caso, rimane. Da una parte i consumatori scontenti, dall’altra i benzinai, scontenti anch’essi. Entrambe le categorie chiedono chiarezza al Governo, e nel frattempo si rischia di creare non pochi disagi. Uno sciopero lungo due giorni, dopotutto, creerebbe difficoltà in tutta Italia, con lunghe file preventive ai distributori e potenziali ritardi in consegne e trasporti.