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Seconda dose di vaccino, cosa portare: i documenti necessari per ricevere il richiamo

Seconda dose cosa portare

Quali documenti sono necessari e cosa bisogna portare quando ci si reca ad effettuare la seconda dose di vaccino anti Covid?

Mentre per recarsi a ricevere la prima dose erano necessari una serie di documenti tra cui tessera sanitaria, consenso firmato e scheda anamnestica, per la somministrazione della seconda dose serve aggiungere qualche informazione in più. 

Seconda dose: cosa portare 

Ciò che bisogna avere con sè è uguale per tutti i vaccini attualmente a disposizione in Italia che richiedono un richiamo, vale a dire Pfizer, Moderna e Astrazeneca. Quando ci si reca all’hub vaccinale per effetture la seconda dose all’ora e nel giorno prestabiliti, occorrerà avere con sé:

  • la tessera sanitaria, in modo che il personale addetto possa controllare che il proprio nome risulti nel registro del sistema salute della regione di riferimento;
  • il consenso informato dove bisogna scrivere il proprio nome, cognome, codice fiscale, residenza e tutte le informazioni necessarie a identificare la propria persona.

Rispetto a quanto accadeva per la prima dose, si dovrà però anche scrivere se si sono avuti effetti collaterali dopo l’iniezione. In quel caso sarà il medico, in fase di anamnesi prima della vaccinazione, a valutare se si può procedere con la somministrazione e come (per esempio allungando il tempo di attesa o attraverso controlli). 

Il dottore chiederà anche quando è stata effettuata la prima dose, con giorno e ora (basterà dirlo a voce senza avere stampato il foglio con la prenotazione) e in quale braccio è stata iniettata. Nulla vieta di ricevere il secondo vaccino nello stesso punto del primo. 

Seconda dose, cosa portare e quando si fa 

Il periodo di tempo che bisogna aspettare tra una dose e l’altra varia a seconda del vaccino ricevuto. Per Pfizer occorre attendere almeno 21 giorni tra la prima iniezione e il richiamo, per Moderna 28 e per AstraZeneca 76. Per accelerare il completamento del ciclo vaccinale, in alcune regioni (per esempio nel Lazio), si è scelto di anticipare a 56 giorni la seconda iniezione per il vaccino a vettore virale.

Seconda dose, cosa portare: possibile allungamento dei tempi

Ci sono poi alcune persone che, anche per i farmaci a rna messaggero (Pfizer e Moderna) hanno il secondo appuntamento fissato oltre i 21 e 28 giorni. Ciò perché il Ministero della Salute aveva raccomandato di allungare il tempo tra una dose e l’altra fino a 42 giorni in modo da cercare di vaccinare più persone possibili nel minor tempo.