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Sergio Mattarella conferisce 30 attestati di “Alfiere della Repubblica”

Il Capo dello Stato Sergio Mattarella

Sergio Mattarella conferisce 30 attestati di “Alfiere della Repubblica”, la nota del Quirinale in cui si spiega con quali chiavi di lettura si è proceduto

Sergio Mattarella conferisce 30 attestati di “Alfiere della Repubblica”, il Capo dello Stato ha premiato i giovani che si sono meglio distinti in solidarietà e amore della pace, temi che hanno ispirato il 2022. Il Quirinale spiega che la selezione “è stata orientata a valorizzare comportamenti e azioni solidali”

Ecco i 30 attestati di “Alfiere della Repubblica”

Ma chi sono i 30 Alfieri? Eccoli: Mario Amatuzio di Bojano (CB): “Per l’azione di volontariato svolta in particolar modo in favore di persone anziane durante la fase più acuta della pandemia”. Viola Bandinu di Olbia (SS): “Per il maturo impegno con cui partecipa come volontaria a progetti e attività di doposcuola per i ragazzi più giovani”. Alexander Bani di Città di Castello: “Per la solidarietà e l’amicizia dimostrata nei confronti del piccolo Sasha, bambino ucraino scappato dal conflitto”. Aniello Capuano di Siano (SA): “Per la tenacia con cui affronta la malattia che lo ha colpito da bambino”. Alessandro Cuomo di Roma: “Per il senso civico mostrato nel dare pronto aiuto a una signora, vittima di un furto”. 

Dalla pandemia all’Ucraina fino all’aiuto

William D’Alascio di Crespina Lorenzana (PI): “Per l’impegno e la generosità con cui, nelle fasi più difficili della pandemia, si è assicurato che i compagni di class”. Maddalena Da Rozze di Sedico (BL): “Per la dignità e il forte senso di responsabilità con cui ogni giorno si prende cura della mamma malata”.  Zaccaria Dellai di Laives (BZ): “Per l’attenzione dimostrata nei confronti delle persone anziane anche attraverso l’ideazione di un fumetto che li vede protagonisti”. Francesca Di Sabatino di Isola del Gran Sasso d’Italia (TE): “Per il servizio di volontariato prestato in favore dei bambini e delle persone più deboli”.

L’autismo come ricchezza e l’integrazione

Luigi Falconi di Latina: “Per aver saputo trasformare le proprie difficoltà legate a un disturbo dello spettro autistico in opportunità  dimostrando come le differenze siano una ricchezza per tutti”. Maria Grazia Fragale di Serrastretta (CZ): “Per aver favorito l’integrazione di una ragazza ucraina all’interno della classe”.  Deborah Maria Inserillo, di Termini Imerese (PA: “Per l’attività di volontariato con cui testimonia l’importanza della condivisione e del dono”.  Diletta Lago, di Cittadella (PD): “Per l’amicizia incondizionata con cui ha aiutato una compagna di classe con disabilità nell’interazione sociale”. Anna Assunta Lombardi di Almese (TO): “Per la testimonianza di solidarietà che ha offerto imparando rapidamente la lingua dei segni. Il suo impegno ha favorito l’integrazione di una compagna di classe sorda, proveniente dal Mali”. Chiara Longo di Cavallino (LE): “Per l’impegno e la competenza con cui affronta sia i grandi temi ambientali che la difesa dei diritti delle donne”. 

Volontariato, ambiente e scrittura

Giulia Martinello di San Pietro in Gu (PD): “Per il servizio volontario prestato a favore di una comunità della Bosnia che, a distanza di anni, non è ancora riuscita a dimenticare l’orrore della guerra”. Gioele Mazzone, di Cengio (SV): “Per la tenacia e l’impegno civico con i quali promuove e sostiene le campagne di sensibilizzazione sui temi legati alla salvaguardia del territorio, al cambiamento climatico e alla sostenibilità ambientale”. Elisaveta Petronela Merfu di Scalea (CS): “Per l’impegno sociale e l’attività di volontariato che ora svolge in favore dei ragazzi più piccoli”. Beatrice Papei Allori di Genova: “Per l’impegno con cui, grazie alla sua scrittura e alla sua creatività, cerca di trasmettere ai coetanei il valore della memoria, in particolare la memoria degli orrori della Shoah.  Ettore Prà di Monteforte d’Alpone (VR): “Per la sportività e il senso di solidarietà dimostrati quando si è fermato a soccorrere un avversario durante una competizione ciclistica”. Andrea Premoli di Milano: “Per il sostegno offerto nel percorso scolastico a un compagno con disabilità e per l’amicizia che con lui è riuscito a costruire”. Josephine Riccio di San Potito Sannitico (CE): “Per la quotidiana testimonianza del valore irrinunciabile e positivo delle diversità”. Giulia Rossi di Modena: “Per l’energia e l’entusiasmo con cui presta la sua opera di volontaria”. Simone Rovere Meloni di Uras (OR): “Per il coraggio e la perseveranza con cui ha reagito alla perdita di parte del suo gregge in seguito a una drammatica alluvione”. 

Disabilità, coraggio e vite salvate

Giovanni Scialdone di Vitulazio (CE): “Per avere, senza esitazione, praticato manovre di rianimazione su una persona in arresto cardiaco salvandole la vita”. Sokona Souare di Avigliana (TO): “Per il coraggio e la determinazione con cui affronta la sua disabilità. Per la voglia di comunicare che riesce a trasmettere, e l’amicizia che è riuscita a costruire”. Francesco Spataro di Celico: “Per la generosa attività di volontariato attraverso la quale cerca di sensibilizzare i coetanei sull’importanza della condivisione e sul valore del cibo”. Riccardo Maria Jules Van Lysebetten di San Donato Milanese (MI): “Per l’attività di volontariato, che non è mai venuta meno nelle fasi più acute della pandemia. Il contributo di solidarietà di cui è capace, nonostante una disabilità, lo ha reso un esempio per molti”.  Riccardo Yanovskyy di Latina: “Per la generosità d’animo e la testimonianza di solidarietà e di accoglienza mostrate nei confronti di connazionali ucraini in fuga dalla guerra”. Tommaso Zotti di Campo San Martino (PD): “Per la prontezza con cui ha affrontato una situazione di emergenza, provocata dal malore del conducente di uno scuolabus. Grazie al suo intervento, tutti gli occupanti del mezzo sono riusciti a mettersi in salvo”.