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Silvio Berlusconi: tutte le leggi ad personam

Silvio Berlusconi

Leggi ad personam varate dal 1994, anno dell'entrata in politica di Silvio Berlusconi. Si tratta di provvedimenti che hanno giovato al politico.

Dal 1994, anno dell’entrata in politica di Silvio Berlusconi, sono state varate moltissime leggi ad personam. Si tratta di provvedimenti che sono serviti personalmente al politico o ad una delle sue aziende. Scopriamo quali sono.

Silvio Berlusconi: le leggi ad personam

L’arrivo di Silvio Berlusconi in politica ha segnato un grande cambiamento. Dal 1994 sono state varate diverse leggi ad personam. Scopriamo insieme quali. 

  • Decreto Biondi (1994): è stato approvato dal governo Berlusconi I e vieta la custodia cautelare in carcere per i reati contro la Pubblica amministrazione e quelli finanziari. Stabilito proprio mentre alcuni ufficiali della Guardia di Finanza avevano confessato di essere stati corrotti da quattro società del gruppo Fininvest. Il provvedimento ha impedito di arrestare i responsabili e ha provocato la scarcerazione di 2764 detenuti, 350 dei quali coinvolti in Tangentopoli. Le proteste avevano spinto Lega e An a ritirare il consenso, costringendo Berlusconi a lasciar decadere il decreto per incostituzionalità. 
  • Legge Tremonti (1994): il decreto detassava del 50% gli utili reinvestiti dalle imprese, riguardanti l’acquisto di “beni strumentali nuovi”. Mediaset usava la legge per risparmiare 243 miliardi di lire in imposte sull’acquisti dei diritti cinematografici, che in realtà non sono beni strumentali e non sono nuovi. Per sanare l’illegalità è arrivata una circolare che ha esteso il concetto di beni strumentali a quelli immateriali. 
  • Legge Maccanico (1997): la legge Mammì, che ha consentito alla Fininvest di possedere tre reti tv sull’analogico terreste, era incostituzionale, per questo la terza (Rete4) doveva essere spenta o passare sul satellite. Antonio Maccanico, ministro delle Poste e telecomunicazioni, aveva concesso la proroga, a cui ne è seguita un’altra. Alla fine Rete4 ha continuato a trasmettere nonostante la Consulta avesse stabilito una cosa diversa.
  • D’Alema salva-Rete4 (1999): Agcom nel 1998 ha presentato un nuovo piano per le frequenze televisive. Rete4, essendo eccedente, ha perso la concessione, ma il governo D’Alema ha concesso un’abilitazione provvisoria per trasmettere senza concessioni. 
  • Gip-Gup(1999): Berlusconi e Previti, imputati per corruzione di giudici romani, volevano liberarsi del gip Alessandro Rossato, che ha firmato gli arresti dei magistrati corrotti e degli avvocati Fininvest. Spettava a Rossato, in veste di Gup, condurre le udienze. Su proposta del legale di D’Alema, il centro sinistra ha approvato una legge che rende incompatibile la figura del gip con quella del gup. Di conseguenza la palla è passata ad un collega, che non conosceva le carte e ha perso tempo, fino ad arrivare con i rinvii a giudizio. Quella di Mondadori è passata ad un altro giudice, che ha prosciolto tutti. 
  • Rogatorie (2001): Berlusconi è tornato a Palazzo Chigi e ha fatto approvare una legge che cancella le prove giunte dall’estero per rogatoria ai magistrati italiani, comprese quelle che dimostrano le corruzioni dei giudici romani. 
  • Falso Bilancio (2002): Berlusconi aveva cinque processi in corso per falso bilancio, ma la sua maggiornaza ha approvato una legge che incarica il governo di riformare i reati societari. Tutti i processi vengono, così, cancellati. 
  • Mandato di cattura europeo (2001): il governo Berlusconi ha rifiutato di ratificare il “mandato di cattura europeo”, ma solo per i reati finanziari e contro la Pubblica amministrazione.
  • Cirami (2002): i difensori di Previti e Berlusconi hanno chiesto di spostare il processo a Brescia, sostenendo che il Tribunale di Milano è compromesso da pregiudizi nei loro confronti. Hanno reintrodotto il concetto di “legittima suspicione” per motivi di ordine pubblico. 
  • Lodo Maccanico-Schifani (2003): mentre le sentenze Sme e Mondadori si avvicinavano, è stata approvata la legge che sospende i processi ai presidenti della Repubblica, della Camera, del Senato, del Consiglio e della Corte costituzionale. 
  • Condono fiscale (2002): legge che contiene il condono tombale e che Mediaset e Berlusconi usano immediatamente. 

Silvio Berlusconi: i provvedimenti su misura

Nel corso della sua esperienza politica Silvio Berlusconi è riuscito a far approvare leggi e provvedimenti su misura, che sono stati sfruttati sia da lui in prima persona che dalle sue aziende.  Le altre leggi ad personam sono:

  • Condono per i coimputati (2003): il condono diventa valido anche per coloro che hanno “concorso a commettere reati” e il governo Berlusconi salva i 9 coinputati accusati con il premier. 
  • Percorella (2006): Berlusconi, salvato dalla prescrizione nel processo Sme grazie alle attenuanti, ha paura che in appello gli vengano revocate. Il suo avvocato ha fatto approvare la legge che abolisce l’appello, ma solo quando lo interpone il pm contro assoluzioni o prescrizioni. Il presidente Ciampi ha respinto in quanto incostituzionale, ma Berlusconi l’ha fatta riapprovare. 
  • Frattini (2002): legge sul conflitto d’interessi. Chi ha delle aziende e va al governo non è in conflitto di interessi e non è costretto a cederle. 
  • Gasparri-1(2003): Rete4, in base alla sentenza della Consulta, deve essere spenta e passare sul satellite. A questo punto è stata approvata la legge Gasparri e Rete 4 ha potuto continuare a trasmettere. Il tetto antitrust del 20% sul totale delle reti non viene più calcolato sulle 10 emittenti nazionali, ma su 15, così Mediaset si è tenuta le sue tre tv. In seguito Berlusconi ha firmato un decreto per una nuova proroga.
  • Gasparri-2(2004): la nuova legge, simile a quella bocciata, ha assicurato che Rete4 non ha sforato il tetto antitrust perché il 50% degli italiani avrebbero captato il segnale del digitale terrestre. 
  • Decoder di Stato (2004): per aumentare l’area del digitale la finanziaria ha previsto un contributo pubblico di 150 euro e in seguito di 70 per acquistare il decoder, distribuito da Paolo Berlusconi.
  • Autoriduzione fiscale (2004): il governo Berlusconi ha abbassato le aliquote fiscali per i redditi dei più abbienti.
  • Villa abusiva con condono (2004): quando sono emersi gli abusi edilizi di Villa Certosa, Berlusconi ha fatto approvare due decreti. Il primo stabiliva l’approvazione del piano nazionale antiterrorismo e conteneva un piano per la sicurezza della villa. Il secondo individuava la residenza come “sede alternativa di massima sicurezza per l’incolumità del presidente”. 
  • Ad Mondadori-1 (2005): la Moratti ha stipulato un accordo per il servizio Postescuola con le Poste Spa, che prevedeva consegna e ordinazione dei libri di testo per la scuola secondaria. Le case editrici non consegnavano direttamente i volumi, ma dovevano passare dalla Mondolibri Bol, società posseduta al 40% da Arnoldo Mondadori Spa. 
  • Ad Mondadori-2 (2005): l’operazione “E-book”, per cui il governo aveva stanziato 3 milioni, viene affidata a Mondadori e Ibm.

Silvio Berlusconi: le leggi ad personam continuano

Nel corso degli anni le leggi ad personam approvate durante l’esperienza politica di Silvio Berlusconi sono state tantissime. Continuiamo a scoprirle insieme. 

  • Indulto (2006):centrosinistra e centrodestra hanno approvato l’indulto, ovvero uno sconto di pena di 3 anni a chi ha commesso reati prima del 2 maggio dell’anno in corso. Lo sconto, ovviamente, vale anche per i reati contro la Pubblica amministrazione. 
  • Lodo Alfano (2008): alla vigilia della sentenza nel processo Berlusconi-Mills, è stato approvato il lodo Alfano che sospendeva i processi ai presidenti della Repubblica, della Camera, del Senato e del Consiglio. In seguito è stato bocciato in quanto incostituzionale. 
  • Iva e Sky(2008): il governo ha raddoppiato l’iva a Sky, principale concorrente di Mediaset.
  • Spot e Sky (2009): il governo berlusconi approva un decreto che obbliga Sky ad avere meno spot. 
  • Più azioni (2009): sono state aumentate dal 10 al 20% le quote di azinoni proprie che ogni società può acquistare e detenere. 
  • Illegittimo impedimento (2010): Berlusconi ha fatto approvare una legge che ha reso automatico il “legittimo impedimento” a comparire nelle udienze per sé stesso e i suoi ministri per una durata di 6 mesi, prorogabili a 18.