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Sopravvissuti all'11 settembre: la storia di Pasquale Buzzelli e la telefonata alla compagna incinta

Sopravvissuti all'11 settembre: la storia di Pasquale Buzzelli 

Pasquale Buzzelli, uno dei sopravvissuti all'attentato dell'11 settembre 2001, ha raccontato come è riuscito a salvarsi dopo il crollo delle torri.

Tra i cittadini sopravvissuti all’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001 c’è Pasquale Buzzelli, ingegnere di 32 anni la cui compagna all’epoca dei fatti era incinta di loro figlio. Lui e 15 colleghi dell’Autorità Portuale sono rimasti nel loro ufficio al 64° piano per 80 minuti dopo che il loro edificio è stato colpito alle 8:46 del mattino.

Sopravvissuti all’11 settembre: la storia di Pasquale Buzzelli

Non allarmarti, cara, ma penso che ci sia qualcosa che non va nel mio edificio“. Così l’uomo aveva avvisato la fidanzata chiedendole di accendere la televisione e grazie a lei ha scoperto che la torre era stata colpita da un aereo. Lei gli chiese di uscire, ma lui è rimasto all’interno per un’ora e mezza, anche dopo che la torre sud è stata colpita per poi crollare. Dopo il primo incidente, diversi colleghi avevano infatti chiamato il servizio antincendio e chiesto cosa fare: a loro è stato detto di restare fermi e aspettare un annuncio.

Avviso che non è mai arrivato, dato che il sistema di comunicazione al pubblico, che utilizzava transponder collegati ad un vano ascensore, era stato distrutto. Buzzelli ha ricordato che quando il secondo jet ha colpito la torre sud, lui e i colleghi hanno sentito un boato ma “pensavamo che fosse successo qualcosa nella parte superiore del nostro edificio“.

Man mano che il fumo aumentava, mettevano dei cappotti bagnati sotto le porte e sigillavano i lati con del nastro adesivo. Buzzelli e un altro ingegnere hanno poi ispezionato la tromba delle scale avvisando gli altri che era ora di andare e, quando hanno iniziato ad uscire dall’uffico, non sapevano ancora che la torre sud era caduta. Mentre stavano camminando, alle 10:28 hanno avvertito un fortissimo rumore e l’edificio ha iniziato a tremare. L’uomo ha ricordato di essere al 22° piano quando la torre nord ha cominciato a cedere.

Sopravvissuti all’11 settembre, la storia di Pasquale Buzzelli: “Dio, fai presto”

Si è tuffato a metà di una rampa di scale e si è rannicchiato in posizione fetale su un pianerottolo. “Non posso credere che morirò così. Per favore, Dio, prenditi cura della mia famiglia e della mia povera figlia. Per favore Dio, fai presto“, ha pensato. L’edificio è crollato intorno a lui ed è stato colpito alla testa perdendo i sensi. Quando si è svegliato, si è ritrovato su una lastra di cemento, circondato da tubi e su una collina di macerie. Il suo cellulare era stato lanciato dalla clip della cintura e non è stato trovato.

Dopo diverse ore i soccorritori hanno trovato Pasquale e lo hanno trasportato in ambulanza, dove gli hanno prestato un telefono per avvisare la compagna: “Louise, sono io, sono io. Sono vivo! Non so come, ma sono vivo!“.