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Sorelle investite dal treno a Riccione, il padre: "Dovevo accompagnarle ma non stavo bene"

Giulia e Alessia

Vittorio Pisanu, il padre di Giulia e Alessia, sorelle investite dal treno, non riesce a darsi pace. Ha raccontato che doveva accompagnarle lui.

Vittorio Pisanu è il padre di Giulia e Alessia, le due sorelle che sono state investite dal treno a Riccione. L’uomo ha raccontato che avrebbe dovuto accompagnarle lui quel giorno, ma non stava bene e non se la sentiva di guidare.

Sorelle investite dal treno a Riccione, il padre: “Dovevo accompagnarle ma non stavo bene”

Vittorio Pisanu, il padre di Giulia e Alessia, le due sorelle di 17 e 15 anni investite da un treno a Riccione, non riesce a darsi pace. “Dovevo accompagnare io le mie figlie, poi aspettarle fuori e riportarle a casa in auto, come facevo sempre” ha dichiarato l’uomo a Carlo Gubellini, sindaco di Castenaso, come riportato da Il Resto del Carlino. “Sabato non stavo bene, e non me la sono sentita di guidare. Le mie figlie ci tenevano ad andare alla festa in discoteca, così ho detto: ma sì, per una volta potete prendere il treno da sole” ha aggiunto l’uomo. “Erano la mia vita, lavoravo per loro” è la frase che Vittorio Pisanu continua a ripetere a parenti e amici, come riportato dal Corriere di Bologna.

La telefonata prima dell’incidente e la testimonianza

Pochi istanti prima di perdere la vita nel terribile incidente, Giulia e Alessia hanno telefonato al papà per rassicurarlo che stavano tornando a casa. Una novità emerge dalle indagini e dalle testimonianze raccolte dalla Polizia ferroviaria. Tra le persone ascoltate c’è un ragazzo di 24 anni che, all’uscita della discoteca Peter Pan, ha accompagnato le due sorelle in stazione, insieme ad un amico. Il ragazzo ha raccontato di aver visto le due sorelle in discoteca e poi di aver rivisto la maggiore fuori dal locale, stesa a terra, molto stanca ma secondo lui non in uno stato di particolare alterazione. La ragazza gli aveva raccontato di essere particolarmente stanca perché aveva lavorato tutto il giorno prima di andare a ballare con la sorella. Durante il tragitto verso la stazione, la sorella più piccola gli aveva chiesto in prestito il cellulare per chiamare il padre perché il suo era scarico mentre alla sorella avevano rubato la borsa.

La ricostruzione della tragedia

Le due sorelle sono arrivate in stazione intorno alle 6.50, secondo quanto ricostruito, mentre l’incidente è avvenuto intorno alle 7. Una decina di minuti in cui Giulia e Alessia sono state notate da almeno cinque testimoni, che hanno tutti raccontato di averle viste entrare in stazione. La maggior parte ha riferito di aver visto la maggiore, Giulia, sui binari, e Alessia seduta a terra sulla banchina, per poi raggiungere la sorella. Sono racconti frammentati, flash e ricostruzioni che la polizia sta raccogliendo solo in base alle testimonanze, soprattutto quella del macchinista. Non ci sono video delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso il momento dell’impatto. Anche secondo il macchinista Giulia era sui binari con lo sguardo fisso verso il treno. Gli altri testimoni hanno visto Alessia che si sedeva sulla banchina e poi scendeva sui binari per smuovere la sorella. Quando ha capito che non riusciva a portarla via, Alessia avrebbe cercato di tornare indietro, ma ormai era troppo tardi. “Ho visto una ragazza seduta nei binari, e l’altra che ha cercato di tirarla via” ha dichiarato un testimone, che però ha dichiarato che quella seduta sui binari aveva “un vestito verde” e quindi sarebbe Alessia e non Giulia.