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Sardegna, spiaggia La Pelosa a rischio: basta asciugamani

La Pelosa

Il sindaco di Stintino (Sassari) ha varato un piano di salvaguardia della spiaggia La Pelosa per evitare la sua scomparsa.

La Pelosa è una delle più belle spiagge di Sardegna e di Italia. Sabbia soffice e bianca e acque cristalline. Un vero paradiso nell’estremo nord dell’Isola. L’arenile, che appartiene al piccolo comune di Stintino (appena 1617 abitanti), sta però rapidamente deteriorandosi. La causa? Il massiccio afflusso di turisti che ogni anni vanno a visitare la spiaggia di La Pelosa. Ogni turista, involontariamente, porta via un po’ della preziosa sabbia della spiaggia, depauperandola giorno per giorno.

Così il Sindaco di Stintino, Antonio Diana, ha deciso di varare un piano d’emergenza per salvaguardare questa meravigliosa perla sul mare. Il comune, in collaborazione con la Regione Sardegna, ha varato un piano che prevede il divieto di accedere alla spiaggia muniti di borsoni e asciugamani. In più, all’uscita dalla spiaggia saranno previsti dei locali dove i turisti dovranno lavarsi i piedi per non portare via la sabbia. Previsti dal piano anche controlli al fine di monitorare che non vi siano strappi alle regole da parte dei turisti. Insomma un vero e proprio piano d’emergenza per salvare questo meraviglioso arenile.

La Pelosa

A dare notizia di così rigide misure di sicurezza per il bene di un ambiente così delicato (e bello) è il quotidiano La Nuova Sardegna. Secondo quanto riportato dal giornale, per il Sindaco Diana, la colpa maggiore è dovuto ai teli da mare che tratterebbero ingenti quantità di preziosa sabbia. I paletti entreranno automaticamente in funzione in vista dell’estate 2018.

Il progetto di prevenzione di scomparsa dell’arenile presentato da Diana costa 18 milioni i euro. Serviranno a riqualificare la spiaggia, eliminare la litoranea e costruire una passeggiata sopraelevata per proteggere l’integrità della spiaggia stessa. Le preoccupazioni per la Pelosa e la progettazione della sua salvaguardia hanno una storia decennale che porterà una a una svolta positiva (si spera). Il progetto è indirizzato infatti a una forte de-urbanizzazione della spiaggia e a una ricostruzione del sistema dunale. Il progetto prevede inoltre una riqualificazione del lungomare che verrà modificato in maniera tale da integrarsi all’ambiente circostante.

Verranno installate delle tavole di legno larghe 4 metri e fissate con viti in acciaio alla roccia, con allargamenti della superficie calpestabile in prossimità degli accessi alla spiaggia e nei punti panoramici. Il progetto esecutivo verrà approntato prima dell’estate, anche se la sua realizzazione effettiva dovrà attendere dato che la gara d’appalto partirà solo il prossimo autunno.

Modifiche ulteriori

Il progetto di riqualificazione dell’arenile e del lungomare, avranno conseguenze anche sull’ambiente circostante. Secondo l’ingegnere Paolo Falqui, coordinatore e direttore tecnico del progetto, la viabilità subirà modificazioni. La necessità di salvaguardare l’arenile e ricostituire il sistema dunale imporrà una chiusura del lungomare agli autoveicoli. Lo spazio verrà riqualificato come area pedonale e verranno inserite delle piste ciclabili. I parcheggi presenti sul lungomare verranno eliminate e sostituiti con aree apposite all’interno del paese. Gli accessi privati verranno eliminati e l’accessibilità alle case verrà modificata e verranno creati parcheggi privati.