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Strage di Mestre: l'autopsia smentirebbe l'ipotesi di un malore dell'autista

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Dopo le prime ipotesi sulla Strage di Mestre, i risultati dell'autopsia rivelano che l'autista non ha avuto un malore

I risultati dell’autopsia effettuata sul corpo dell’autista del pullman non lascerebbero spazio a dubbi: l’uomo non è stato vittima di alcun malore. Anche se al momento si tratta ancora di risultati parziali, questo è quanto emerge dalle prime informazioni condivise con la stampa. Al momento però i medici legali proseguono con gli accertamenti di cui uno, particolarmente importante per stilare una relazione finale, è atteso per la prossima settimana.

Strage di Mestre: niente malore per l’autista

Alberto Rizzotto non è stato colto da alcun malore mentre era alla guida del pullman, questo è quanto emerso dai primi risultati effettuati sul corpo dell’autista del mezzo che ha portato alla morte di 20 persone, inclusa la sua. Sembra quindi cadere una delle ipotesi più accreditate su ciò che avrebbe potuto causare la Strage di Mestre, teoria accreditata anche da alcune notizie passate che riportavano come l’uomo avesse visitato più volte l’ospedale per dei controlli al cuore.

È bene precisare però che questi sono solo i risultati iniziali condivisi dal Corriere del Veneto e che i medici legali sono impegnati in ulteriori accertamenti tra cui uno, molto importante ai fini della relazione finale, che è stato fissato per la prossima settimana. Probabilmente ciò è dovuto anche alle presunte anomalie cardiache che sono state riscontrate dai primi esami effettuati sul cuore dell’autista.

I tre indagati

Mentre l’autopsia continua non si fermano nemmeno le indagini sulla Strage di Mestre, stando all’Ansa al momento sono tre gli indagati per quanto avvenuto: l’AD della società proprietaria del pullman e due funzionari del Comune di Venezia del settore strade. Le prime perizie sulla barriera di sicurezza del cavalcavia sono state affidate all’ispettore del MIt Placido Migliorino.

Un nome che alcuni ricorderanno perché ha già fornito il suo aiuto per un altro caso che aveva ricoperto un’importanza nazionale, stiamo parlando del crollo del Ponte Morandi. L’ispettore ha in tutto 120 giorni per presentare la sua relazione e quindi bisognerà aspettare il mese di febbraio per scoprire a cosa porteranno le sue analisi.