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Stupri di Caivano e Palermo, Roccella propone: "Vietare il porno ai minori"

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Secondo Roccella un buon modo per prevenire casi come gli stupri di Caivano e Palermo è vietare il porno ai minori

La ministra per la famiglia, natalità e pari opportunità Eugenia Maria Roccella ha parlato degli ultimi terribili casi di stupro avvenuti in Italia. Delle violenze sessuali a danno delle ragazze di Caivano e della giovane di Palermo si è detto e scritto molto nelle ultime settimane e al governo pensano che una soluzione debba essere trovata.

Stupri di Caivano e Palermo, l’intervista a Roccella

Sono episodi particolarmente sconvolgenti – ha spiegato – Perché il fatto che ci sia il branco, intensifica la violenza di quello che accade e poi colpisce il fatto che sia le vittime, sia per gli aggressori siano giovanissimi” – dichiara la ministra Maria Eugenia Roccella a ‘Zona Bianca‘, a proposito degli ultimi casi di stupro di cui si è tanto parlato nel nostro Paese, quello di Caivano e quello di Palermo. La ministra ha individuato gli elementi comuni fra i due casi e, secondo la sua opinione, le ragioni di azione del branco hanno delle radici profonde.

Maria Eurgenia Roccella sui porno: “Da vietare ai minori”

Secondo Roccella, uno dei problemi da affrontare è quello della visione dei video porno da parte dei minori: Il primo accesso, secondo gli esperti, alle immagini pornografiche avviene intorno ai 7 anni. C’è un’abitudine sempre più frequente alla visione del porno, che non è più quello di 50 anni fa. Ora è molto violento e molto estremo: questo da ai ragazzi un’immagine sbagliata del rapporto fra uomo e donna. Ci sono dei filmati in cui sembra che alle donne possa piacere in qualche modo subire pratiche estremamente violente e questo induce a pensare che sia lo stesso anche nella realtà.” La ministra ha fatto anche riferimento alle parole spese sul tema da Rocco Siffredi, un personaggio che grazie al porno è diventato celebre: “Il fatto che un protagonista del porno abbia ammesso che la fruizione del porno da parte dei minori sia un grande rischio e lo abbia dichiarato non tanto in quanto protagonista ma da padre ci fa capire ancora di più quanto sia delicato il tema.”