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Sono state confermate dalla Corte di Cassazione le condanne per i due cittadini nigeriani richiedenti asilo in Italia resisti protagonisti dello stupro avvenuto ad Ascoli ai danni di una minore. Nello specifico per Christopher Ehikhebolo e Patrick Boi, entrambi 23enni, resta la condanna a scontare rispettivamente 5 e 4 anni di reclusione così come era stato deciso dalla Corte d’Appello di Ancora.
Stupro Ascoli, la conferma delle condanne
La Cassazione ha inoltre inviato gli atti processuali alla Corte d’appello di Perugia che dovrà provvedere all’espulsione del solo Boi, ma a pena espiata. La procedura conferma poi, anche in questo caso, il provvedimento a carico di Ehikhebolo.
La Corte di Cassazione conferma le condanne per lo stupro di Ascoli
Lo stupro risale al 20 ottobre del 2017 quando la ragazza minorenne aveva denunciato la vicenda alle forze dell’ordine dichiarando di essere stata costretta ad avere rapporti sessuali completi con i due ragazzi nigeriani nei giardinetti di viale De Gasperi ad Ascoli.
Stupro Ascoli, confermate le condanne per i due richiedenti asilo
Nel caso di Ehikhebolo gravano anche altri episodi sempre accorsi ai danni della giovane nell’estate del 2017. Nello specifico la minorenne avrebbe avuto dei rapporti sessuali in un appartamento di San Benedetto del Tronto con il nigeriano e, a turno, con un altro cittadino extracomunitario rimasto ancora sconosciuto.