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Castrazione chimica contro gli stupri: l'ok di Salvini alla petizione presentata dalla Lega Sicilia

Salvini Matteo

Il leader del Carroccio approva la raccolta firme della Lega Sicilia per la proposta di legge sulla castrazione chimica come pena per gli abusi sessuali: la lettera dell'eurodeputata Annalisa Tardino

«Castrazione chimica per stupratori e pedofili: firma anche tu». Si apre così il testo della petizione lanciata sui social da Annalisa Tardino, eurodeputata e coordinatrice regionale della Lega in Sicilia. Misura invocata più volte in passato dal leader del partito Matteo Salvini – tra le ultime nei panni di ministro dell’Interno nell’aprile 2019 e di vicepresidente del Consiglio lo scorso novembre (tuttavia con riferimento specifico agli abusi sui minori) –, dopo circa un mese e mezzo dallo stupro di Palermo la castrazione chimica torna a proporsi come (più adatto?) deterrente nei confronti di chi compie questo tipo di reato.

“Alla violenza va data adeguata risposta”: il testo della petizione leghista

Una raccolta firme durante la quale si respira ancora forte l’orrore di quella notte del 7 luglio. La lettera di Tardino prosegue così:

«La misura è colma: lo stupro di gruppo consumato a Palermo e la terribile violenza inflitta alla ragazza non rappresentano un fatto isolato. Non basta manifestare sgomento e solidarietà alle vittime, per i colpevoli di questi reati, servono pene severe e tolleranza zero, che fungano anche e soprattutto da deterrente. Pensare, come si legge nelle scioccanti intercettazioni sul caso di Palermo, che stuprare una ragazza sia una mera bravata o, ancora peggio, un modo alternativo per trascorrere una serata, deve indurci a riflettere su come debba cambiare la percezione morale, etica e giuridica di questi comportamenti. Per questo, in accordo con il nostro leader, il vicepremier e ministro Matteo Salvini, la Lega Sicilia si fa promotrice di una nuova raccolte di firme a sostegno della proposta di legge per la castrazione chimica, come misura volontaria e opzionale (peraltro reversibile, ndr), nel rispetto della Costituzione. Misura peraltro già prevista e consentita in tanti Paesi del Nord Europa. Quanto accade quotidianamente nei confronti di donne e bambini suscita rabbia, disgusto e terrore in tutti noi. Alla violenza va data adeguata risposta».