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Sul "conflitto di interessi" del ministro Crosetto risponde il Ministero

Il ministro Guido Crosetto

Alcuni quotidiani ed ambienti dell'opposizione avevano alluso al "conflitto di interessi" del ministro Crosetto ma adesso risponde il Ministero

Sul “conflitto di interessi” del ministro Guido Crosetto risponde il Ministero che guida in seno al governo di Giorgia Meloni, quello della Difesa. Le polemiche sul ruolo privato del titolare della Difesa sollevate da alcuni ambienti dell’opposizione parlamentare sono state dunque “cassate” da un comunicato ufficiale. Comunicato che spiega: “Non si ravvisa sul piano tecnico-giuridico alcuna ipotesi di conflitto di interessi o di incompatibilità all’ipotizzato conflitto di interessi fra l’incarico del Ministro Crosetto e le sue precedenti funzioni di presidente dell’AIAD, oggetto di recenti trasmissioni televisive e articoli di stampa”. 

Il “conflitto di interessi” del ministro Crosetto

Su cosa fonda in punto di norma le sue conclusioni il dicastero? Sulla base “degli articoli 2 e 3 della legge n. 215 del 2004 e delle funzioni di indirizzo politico-amministrativo attribuite al Ministro dagli articoli 4 e 14 del decreto legislativo n. 165 del 2001 e dal 10 al 13 del codice dell’ordinamento militare“. E ancora: “Per espressa previsione di legge, anche eventuali situazioni di conflitto antecedenti all’assunzione della carica non assumono alcun rilievo in quanto cessate all’atto dell’assunzione della carica stessa”. 

“Non adotta atti di vantaggio patrimoniale”

Quindi per Crosettonessuno status di incompatibilità o di conflitto di interessi è giuridicamente ipotizzabile nel momento in cui il Ministro non ha più cariche, proprietà aziendali o patrimoni personali che in qualsiasi modo possano entrare in rapporto con le attività di Ministero della difesa”. La chiosa è molto più diretta:  “Il Ministro della difesa non partecipa in alcun caso all’adozione di atti idonei ad incidere sul suo patrimonio o su quello del coniuge o dei parenti, in quanto del tutto privo di poteri e funzioni negoziali”.