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Terremoto Italia: scossa M 3.8 nel Maceratese

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Trema ancora il Centro Italia. Nella zona di Muccia, in provincia di Macerata, alle 10:49 di Lunedì 21 maggio scossa di magnitudo 3.8.

Terremoto di magnitudo 3.8 registrato in Italia. La scossa è avvenuta alle 10:49 della mattina di Lunedì 21 maggio nel Maceratese e in virtù della sua intensità potrebbe essere stata distintamente avvertita dalla popolazione anche a diversi chilometri di distanza. Ipocentro superficiale ad appena 8 chilometri di profondità, quanto basta, però, per fare tornare la paura in Centro Italia, in una zona nella quale le scosse proseguono con costanza sin dal 2016. La penultima era stata registrata alle 8.49 e dopo quella delle 10.49 ne sono state registrate altre sette, di magnitudo compresa tra 1.1 e 2.1.

Il sisma, con epicentro a 2 chilometri a ovest del comune di Muccia, è stato localizzato dalla Sala Sismica Ingv – Roma e dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a poca distanza dalla località marchigiana. La scossa ha interessato anche l’Anconetano, Perugia, Teramo, Terni e la Costa Adriatica. Per ora non risultano gravissimi danni, ma i Vigili del Fuoco stanno effettuando le verifiche del caso. Si è proceduto alla rapida evacuazione di alcune scuole e in particolare a Muccia sono in corso i controlli dell’agibilità degli istituti (è crollato il tetto di una scuola a Fermo).

Il luogo

Le parole del sindaco

Il primo cittadino di Muccia, Mario Baroni, ha affermato che “qui la terra trema sempre”, tuttavia si verifica qualche scossa più forte, come quest’ultima, “è devastante sotto l’aspetto psicologico”. Anche perché poi i cittadini si chiedono quanto sia utile ricostruire, conoscendo i rischi che tutto venga distrutto nuovamente.

Le ultime scosse nella zona

Muccia era già stata interessata recentemente da altri eventi sismici: Domenica 20 maggio 2018 da una scossa di magnitudo 3.1 alle 18.43, con ipocentro a una profondità di 7 chilometri; da un’altra di magnitudo 2.9 e ipocentro a 9 km verificatasi alle 2:46 del 2 dello stesso mese, e prima ancora, il 10 aprile, da una più forte, di magnitudo 4.6 alle 5.11 con epicentro a 2 km dal comune. Danneggiato il campanile di una chiesa seicentesca, Santa Maria di Varano.

La scossa di terremoto era stata avvertita, oltre che in provincia di Macerata, in quelle di Ancona, Pesaro, L’Aquila, Roma. Inoltre ha fatto tremare Umbria e parte della Toscana.

A Brescia e in altre zone d’Italia

Nella notte tra Domenica 20 e Lunedì 21 maggio, la terra ha tremato anche nel Nord Italia: nella zona di Brescia, dove alle 5:49 è stata registrata una scossa di magnitudo 2.9, di nuovo in Emilia Romagna in particolare a Piacenza, Parma e Fidenza, e in Sicilia, a Messina e dintorni. In questo caso il terremoto è stato avvertito anche a Milazzo e persino a Reggio Calabria. Non si segnalano danni o persone ferite, ma la paura è stata tanta.

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