Una stagista 19enne ha denunciato il datore di lavoro per gravi molestie sessuali. La procura ha rifiutato il patteggiamento, si andrà a processo.
La denuncia
La vicenda è accaduta in uno studio commercialista di Torino che la 19enne aveva già frequentato ai tempi del liceo durante l’alternanza scuola-lavoro.
La ragazza dice di essere stata presa di mira sin da subito e racconta alcune delle costanti umiliazioni a cui era sottoposta da parte del datore di lavoro. Molestie che sono peggiorate nel corso del tempo.
Da domande umilianti e inappropriate come “Usi sex toys?” o “Sei vergine?” o ancora “Perché non ti sei messa il vestito di ieri, così ti guardo le gambe?” si è passati agli approcci fisici. L’uomo avrebbe tentato infatti di baciarla.
Le prove raccolte dal pubblico ministero durante le indagini hanno spinto la magistratura a rifiutare il patteggiamento e decidere di andare a processo.
I comportamenti sul luogo di lavoro
Una sentenza di fine agosto della Corte di Cassazione stabilisce che il licenziamento disciplinare è possibile qualora derivi da allusioni sessuali a colleghe/i. Stabilisce inoltre che criteri come lo spirito goliardico o lo scherzo non sono rilevanti.