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Treno deragliato a Milano, chi sono le tre vittime

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Sono tre le vittime, tutte e tre donne, che hanno perso la vita nell'incidente del treno deragliato a Pioltello, in provincia di Milano.

La notizia del treno deragliato a Pioltello, in provincia di Milano, ha squarciato la mattinata di oggi, 25 gennaio, con un muto dolore che ha colpito tutti coloro che hanno appreso la tragica comunicazione rimbalzata subito su tutti i media.

Il treno deragliato a Pioltello

La segnalazione del tragico incidente, avvenuto questa mattina alle 6.57 a Seggiano di Pioltello, per l’appunto alle porte di Milano, conta tre vittime, tutte e tre donne, che viaggiavano su una delle vetture del Trenord, e che hanno perso la vita tra le lamiere del treno che le stava portando nel capoluogo lombardo.

Chi sono le tre donne morte

Le tre vittime del treno deragliato, la cui identità è stata accertata dopo l’intervento dei soccorsi e a seguito dei primi rilievi del caso, sono state riconosciute nella prima serata di oggi, giovedì 25 gennaio, e le loro identità sono state rese note più o meno intorno alle 19.00.

Si tratta di Pierangela Tadini, 51enne originaria di Caravaggio ma residente a Vanzago (Milano), la donna viaggiava insieme alla figlia Lucrezia di 18 anni, che si è salvata pur riportando alcune ferite, ma che non è stata ritenuta in pericolo di vita.

Un’altra vittima è Ida Maddalena Milanesi, 62 anni, anche lei di Caravaggio, medico, specializzata in radiologia, neurologia e neurologia oncologica, dirigente dello staff di radioterapia dell’istituto Neurologico Besta di Milano; la terza vittima è Giuseppina Pirri, 39 anni, di Cernusco sul Naviglio.

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Una delle vittime al telefono con la madre

Una delle vittime, la più giovane delle tre donne tragicamente decedutea causa del treno deragliato, ovvero Giuseppina Pirri di 39 anni, pochi minuti prima che il treno deragliasse parlava al telefono con sua madre, e la tragica circostanza è stata raccontata dal padre della donna, affranto e in lacrime fuori dall’obitorio.

A quanto da lui stesso raccontato, infatti, la donna si era resa conto di cosa fosse accaduto, e cioè che il treno aveva deragliato dai binari. Aveva fatto appena in tempo ad informare la madre della tragica circostanza, che le aveva suggerito di scappare immediatamente, ma poi la donna, dopo l’inutile incitamento, dall’altro capo dell’apparecchio non è più riuscita a sentire la voce di sua figlia.

Il padre, allora, è subito corso sul luogo dell’incidente, ma non c’era più nulla da fare, e poco dopo gli è stato comunicato che sua figlia Giuseppina era rimasta intrappolata tra le lamiere e non era riuscita a salvarsi.

Le condizioni degli altri passeggeri

Oltre alle tre donne tragicamente decedute, si contano altri feriti gravi. Fino a questo momento, infatti, stando alle ultime notizie ricevute, ci sarebbero quattro passeggeri in codice rosso, anche se non in pericolo di vita, e insieme a loro, ricoverati negli ospedali della zona, un altro centinaio di persone che sono state ospedalizzate in condizioni meno gravi.

Alcuni feriti, invece, quelli considerati in uno stato di salute meno preoccupante, sono stati medicati sul posto dai soccorritori e dal personale sanitario intervenuto non appena è stato dato l’allarme.

Morti e feriti gravi erano nella terza carrozza

Così come già detto, le vittime che hanno subito le conseguenze del treno deragliato, sono i passeggeri che si trovavano sul treno numero 10452. C’erano a bordo 350 pendolari a bordo, su un mezzo della linea che quotidianamente collega Cremona a Milano Porta Garibaldi.

Alle 6.57 il treno è sparito dai ‘radar’ delle ferrovie ed è stato nuovamente individuabile dopo pochi minuti, intorno alle 7.00, ad alcuni chilometri dalla stazione di Pioltello. Il mezzo era rovesciato, già in parte accartocciato a causa dello scontro con un palo della luce. Terrore all’interno, poiché un gran numero di passeggeri si sono ritrovati prigionieri delle carrozze in cui viaggaivano.

Coloro che hanno avuto la peggio, là dove sono stati contati più feriti, sono stati i passeggeri del terzo vagone, ovvero quello che nel violento impatto dovuto al fatto che il treno ha deragliato dai binari, è finito distrutto contro il palo della luce.