> > Truffa e maxi furto del “ladro dei vip” ad un nobile tedesco

Truffa e maxi furto del “ladro dei vip” ad un nobile tedesco

Nobile tedesco truffato a Roma

Miroslav Milenkovic, che con quel nome falso aveva già depredato Tamara Ecclestone, ci riprova: truffa e maxi furto del “ladro dei vip” ad un nobile tedesco

Arriva da Roma, luogo del suo epilogo, la vicenda della truffa con maxi furto del “ladro dei vip” ad un nobile tedesco che è stato raggirato per centinaia di migliaia di euro per la ristrutturazione del suo castello in Germania. I truffatori gli avrebbero sottratto con un abile trucco una busta con mezzo milione di euro. A capo della banda, secondo il Messaggero, il sedicente Miroslav Milenkovic

Maxi furto del “ladro dei vip” che aveva già colpito Tamara Ecclestone

Si tratta dello stesso uomo che a Londra nel dicembre 2019 mise a segno un colpo a casa di Tamara Ecclestone, modella e figlia dell’ex patron della Formula 1, Bernie. Il nobile in questione cercava un finanziatore per ristrutturare con 10 milioni di euro il castello di famiglia, in Germania. Gli arriva una mail e un intermediario, tal Alexander Bilal alias Bruno Rosi gli propone di trovare i finanziatori in cambio di una commissione del 5%, cioè di 480mila euro. Il rendez vous è fissato nel luossuoso Rome Cavalieri Waldorf Astoria

L’appuntamento e lo scambio delle banconote

Il nobile arriva con i soldi della commissione in un borsone e in albergo trova Bilal-Bruno, Milenkovic, Sofia Rustamova e Kristian Stefanovic. I malviventi poi, con un abile gioco, mettono le banconote in una busta di plastica per “evitare possibili attenzioni” e, nel farlo, sostituiscono la prima busta con una seconda piena di banconote false, poi stringono la mano al nobile che crede di andarsene con i suoi soldi e spariscono nel nulla. Quando il nobile scopre il furto denuncia tutto  alla polizia che individua la targa della Mercedes con cui il quartetto era stato visto andare via dalla vittima. Gli agenti pedinano l’autista fino al quartiere Prati e lì intercettano il resto della banda con il grisbì, telefonini e foto del “famoso” castello.