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Uccisero il padre violento: Simone Scalamandrè assolto in appello, confermata la pena per Alessio

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Uno dei fratelli Scalamandrè è stato assolto in appello mentre l’altro dovrà scontare 21 anni di carcere: i due ragazzi uccisero il padre violento nel 2020.

Il 10 agosto 2020, i fratelli Simone e Alessio Scalamandrè uccisero il padre violento in attesa di processo per i ripetuti maltrattamenti inferti alla moglie. In appello, il minore dei ragazzi è stato assolto. Per l’altro imputato, invece, la pena è stata confermata.

Simone Scalamandrè assolto in appello, confermata la pena per Alessio

La Corte di assise di Genova ha ribaltato la sentenza in appello per uno dei due fratelli Scalamandrè, accusati di aver ucciso il padre violento che picchiava la madre. L’omicidio risale al 10 agosto 2020 e si è consumato all’interno dell’appartamento in cui la famiglia viveva situato nel quartiere di San Biagio, nella periferia del capoluogo ligure. In questo contesto, la Corte di assise di Genova, presieduta dal giudice Annaleila Delo Preite, ha deciso per l’assoluzione di Simone Scalamandrè, il minore dei fratelli imputati per l’uccisione di Pasquale Scalamandrè. La sentenza è stata annunciata nella giornata di martedì 22 novembre.

Nella medesima circostanza, tuttavia, i giudici hanno confermato la condanna per il fratello maggiore Alessio Scalamandrè che dovrà scontare 21 anni di carcere. A questo proposito, già a febbraio 2022, la Corte d’assise di Genova aveva accolto la tesi della diversa responsabilità nel fatto rispetto ai due fratelli a fronte della richiesta del pm che voleva una pena identica per gli imputati. Si parlava, infatti, di oltre 20 anni di reclusione per omicidio volontario in concorso, aggravato dal vincolo di parentela.

Uccisero il padre violento: annunciato il ricorso contro la sentenza

In primo grado, Simone Scalamandrè era stato condannato a 14 anni di carcere ma il pm aveva presentato ricorso, al pari dei legali dei due imputati. In secondo grado, la sentenza ha assolto il ragazzo in quanto è stato stabilito che non ha avuto alcuna responsabilità nell’omicidio del padre.

Anche dopo la recente sentenza, verrà certamente presentato ricorso e si giungerà così alla sentenza definitiva in Cassazione. L’avvocato della famiglia della vittima, ad esempio, ha già dichiarato che “i due fratelli hanno ucciso il padre insieme e per questo devono essere condannati entrambi alla pena che meritano per un omicidio”.

Un ricorso verrà presentato anche dalla Difesa che considera l’uccisione di Pasquale Scalamandrè come legittima difesa. L’uomo, infatti, si era recato dai figli per convincerli a ritrattare racconti e accuse nei suoi confronti. La vittima era indagata per maltrattamenti verso la madre dei ragazzi che si era rifugiata in una struttura protetta in attesa del processo.

“Questa sentenza rafforza la nostra motivazione ad andare avanti anche in Cassazione”, ha dichiarato il legale dei fratelli Scalamandrè.