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Ucciso di botte dai genitori per aver "rubato" dei cioccolatini

Renzo Godoy

Sarebbe stato ucciso di botte dai genitori per aver "rubato" dei cioccolatini che l'uomo aveva comprato solo per le sue figlie biologiche

Orrore in Argentina, dove un ragazzino viene ucciso di botte dai genitori per aver “rubato” dei cioccolatini. Il piccolo Renzo è stato massacrato di botte dal patrigno Luis Alberto Gallo sotto gli occhi di mamma Victoria Belen Godoy. Secondo il britannico Mirror i due avevano sostenuto che Renzo “era caduto dalla vasca da bagno” riportando gravi ferite. 

Ucciso di botte dai genitori per dei dolcetti

Poi il 23 dicembre lo avevano condotto prima di portarlo in una struttura sanitaria nel distretto di Berazategui, nella provincia di Buenos Aires. Dopo il decesso però l’autopsia ha subito svelato l’orrore ed il crimine: il bimbo era stato picchiato. Ora Godoy e Gallo sono in custodia accusati di omicidio. Secondo la polizia l’uomo avrebbe picchiato il figliastro per aver mangiato i dolci che aveva portato a casa. Lui voleva farli mangiare alle sue figlie. Da quanto si apprende i due erano una coppia da circa 14 mesi e vivevano insieme a cinque figli. 

Le dichiarazioni del fratellastro di Renzo

Il fratellastro di Renzo era stato determinante per le indagini con le sue dichiarazioni: Gallo avrebbe afferrato il bimbo di 10 anni per la gola, costringendolo a dirgli chi aveva mangiato i dolcetti. E la zia di Renzo, Daniela, aveva scritto su Facebook: “Victoria Godoy e Luis Gallo sono assassini”. La donna aveva sporto denuncia insieme a suo fratello, il padre di Renzo: “Quando si è messa insieme a quel figlio di pu**ana, non li ha più lasciati venire da noi, non ci ha permesso di venire a prenderli, non ha lasciato che festeggiassero i loro compleanni con noi, con i loro cugini, niente…”.