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Ucraina, Putin ha autorizzato l'invasione: "Conseguenze mai viste se qualcuno interferisce"

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La Russia ha ufficialmente invaso l'Ucraina dando avvio ad un conflitto che si prevede di portata mondiale: sarebbero già decine le vittime.

La guerra in Ucraina è ufficialmente iniziata. Nella notte tra mercoledì 23 e giovedì 24 febbraio, il presidente russo Putin ha autorizzato l’invasione e lanciato un appello ai soldati ucraini di deporre le armi. Secondo quanto denunciato da Kiev, le truppe russe stanno attaccando dal confine russo e bielorusso ma anche dalla Crimea. Il capo del Cremlino ha intimato ai paesi stranieri di non interferire onde evitare “conseguenze mai viste“. A Kiev e in altre città sono state udite diverse esplosioni e la CNN ha già segnalato centinaia di vittime mentre l’Ucraina, che inizialmente aveva parlato di “almeno sette morti e nove feriti” durante i bombardamenti, ha aggiornato il bilancio in “40 soldati e 10 civili uccisi“.

L’intervento di Draghi

Queste le parole del capo del governo italiano dopo il Consiglio dei Ministri:

L’Ucraina è un paese europeo, una nazione amica, una democrazia colpita nella propria legittima sovranità. Esprimo la solidarietà piena del popolo e del governo italiano all’Ucraina e al presidente Zelensky. Quanto successo riguarda tutti noi, il nostro vivere da liberi e le nostre democrazie. La nostra ambasciata a Kiev è aperta, pienamente operativa e mantiene i rapporti con le autorità ucraine anche a tutela dei circa 2 mila italiani residenti.

L’Italia condivide la posizione dei nostri alleati di voler cercare una soluzione pacifica alla crisi. Ho sempre pensato che qualsiasi forma d dialogo dovesse essere sincera e utile, ma l’esperienza mostra che le azioni della Russia lo rendono impossibile. Tutti gli alleati chiedono a Putin di mettere immediatamente fine allo spargimento di sangue e di ritirare le proprie forze militari fuori dall’Ucraina.

Ho sentito i partner europei e ci stiamo coordinando per potenziare le misure di sicurezza ad est e stiamo rafforzando il nostro già rilevante contributo militare nei paesi alleati più direttamente esposti. Oggi decideremo un pacchetto di sanzioni molto dure nei confronti della Russia.

Capisco che siano ore di grande preoccupazione per tutti e domani riferirò al Parlamento sugli sviluppi del conflitto in corso. Il governo intende lavorare senza sosta per risolvere questa crisi: abbiamo accanto molti paesi e insieme faremo tutto il necessario per preservare la sicurezza dell’Europa e la sovranità dell’Ucraina“.

Ipotesi nuovo dislocamento truppe italiane

Il Consiglio dei Ministri ha dato a Draghi “pieno mandato per una risposta dura dell’Unione Europa in chiave sanzioni alla Russia“. Secondo quanto si apprende, tra domani e sabato il governo si potrebbe riunire di nuovo per varare un decreto che disponga un nuovo dislocamento delle truppe italiane, in linea con il dispositivo che sta mettendo in campo la Nato dopo gli attacchi russi. Ogni decisione rimane comunque subordinata al Consiglio Supremo di Difesa convocato da Mattarella nel pomeriggio.

Nato schiera altre risorse: “Abbiamo la guerra in Europa”

L’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico ha intanto aumentato lo schieramento di ulteriori risorse terrestri, aeree e marittime sul fianco orientale, in particolare dai lati polacco e baltico. Lo ha confermato anche il presidente bielorusso Alexander Lukashenko: “Lungo il perimetro del nostro confine in Polonia e gli Stati baltici, il potenziale militare della Nato sta aumentando rapidamente“.

Al termine della riunione, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha ribadito la condanna dell’attacco russo: “I nostri pensieri sono con il popolo ucraino, le azioni del Cremlino rappresentano una seria minaccia per la sicurezza euro-atlantica“. E ancora: “Abbiamo la guerra in Europa, è stata spezzata la pace nel nostro continente. L’invasione dell’Ucraina deve essere arrestata ad ogni costo“.

“Abbiamo attivato piani di difesa su terra, mare e in aria”

Nel chiedere alla Russia di scegliere la diplomazia, ha affermato che ogni attacco sarà considerato come un attacco alla Nato e aggiunto di “aver messo in atto piani di difesa per proteggere tutti gli alleati su terra, mare e in aria“. I jet dell’Alleanza sono infatti in piena allerta e stanno proteggendo i cieli europei e decine di navi sono stanziate nel Mediterraneo: “Abbiamo attivato ciò che dà ai nostri Generali i poteri per dispiegare nuove truppe, una misura preventiva e non offensiva“.

La Russia pagherà un prezzo molto alto, la libertà prevarrà sull’oppressione“, ha continuato annunciando effetti a lungo termine sulla relazione con la potenza russa. Dopo l’invasione, ha sottolineato, ci sarà una nuova Europa e un nuovo modo di rispondere alle minacce. Per il momento non c’è comunque volontà di schierare truppe Nato in Ucraina.

“La Russia ci ha chiesto di firmare un accordo”

Stoltenberg ha anche dichiarato che la Russia ha chiesto alla Nato di firmare un accordo di non allargamento dell’Alleanza, ma “noi non firmeremo niente con il Cremlino“. Ha inoltre invitato Svezia e Finlandia al summit della Nato in programma per domani.

Attacco missilistico ad Odessa: 18 morti

Le autorità regionali ucraine hanno denunciato che i bombardamenti sulla città di Odessa, bersaglio anche di missili, hanno già causato già 18 morti. Tra questi vi sarebbero 10 donne e non si esclude che il bilancio possa aumentare mentre si scava tra le macerie.

Mosca: “Attacco durerà il tempo necessario”

Il portavoce del Cremlino Dimitry Peskov ha ribadito, come già fatto da Putin durante il suo discorso in tv, che lo scopo dell’operazione militare della Russia è la demilitarizzazione dell’Ucraina in quanto “rappresenta una minaccia per il nostro popolo“. Lo stesso ha aggiunto che l’operazione durerà il tempo necessario a raggiungere l’obiettivo.

Esplosioni a Kiev

Gli attacchi missilistici su Kiev continuano e in città sono state segnalate 4-5 esplosioni. Dopo la sospensione dei voli civili, è stato dichiarato anche lo stop delle operazioni nei porti mentre continua il servizio ferroviario.

Condominio colpito da un razzo a Chuhuiv: 1 morto e 12 feriti

A Chuhuiv, nella zona ucraina del Donbass, un condominio è stato colpito da un razzo poco prima dell’alba e altri ordigni sono piovuti nel parcheggio. Il fatto ha causato un bilancio di almeno un morto, un uomo ucciso dalle schegge mentre cercava di raggiungere la sua auto, e dodici feriti.

G7 in videoconferenza alle 15

Dopo il Comitato per la sicurezza e il Consiglio dei Ministri, l’agenda del Premier Mario Draghi prevede la partecipazione al vertice con i colleghi del G7. La riunione avverrà in videoconferenza ed è in programma per le 15. In seguito il capo del governo si recherà al Consiglio supremo di difesa convocato da Mattarella alle 16.30 per poi volare a Bruxelles per il Consiglio Europeo straordinario delle 20.

Johnson e Macron chiedono vertice urgente leader Nato

Mentre i vertici della Nato sono in riunione ed è attesa a breve la conferenza stampa del segretario generale, il primo ministro britannico Boris Johnson ha chiesto un vertice urgente dei leader dell’Alleanza definendo l’azione militare russa in Ucraina una “catastrofe per il nostro continente“. A lui ha fatto eco il presidente francese Emmanuel Macron.

Il Premier inglese si è inoltre così espresso: “Distruggeremo l’economia russa. Dobbiamo renderci indipendenti dalla loro energia. Non è un attacco all’Ucraina ma alla democrazia dell’Europa orientale e del resto del mondo. Tornerà a brillare la fiamma della libertà“.

Ucraina: “Cinquanta morti, donate sangue”

Mentre testimoni hanno segnalato un’intensa colonna di fumo a Kiev, sul fronte ucraino sarebbero rimasti uccisi quaranta soldati e dieci civili. Nel suo discorso ai concittadini, il Presidente Zelensky ha fatto appello affinché chi può faccia donazioni di sangue per i feriti. Anche Mosca, tramite il ministero della Difesa, ha segnalato vittime civili “a causa degli attacchi dell’esercito ucraino.

Mattarella convoca il Consiglio supremo della Difesa

Dopo le riunioni urgenti di Farnesina e Comitato per la sicurezza, il capo dello Stato Sergio Mattarella ha convocato il Consiglio Supremo di Difesa al Quirinale per oggi alle 16:30. Si tratta dell’organo preposto all’esame dei problemi generali politici e tecnici attinenti alla sicurezza e alla difesa nazionale. Presieduto dal Presidente della Repubblica, è composto dal Presidente del Consiglio dei ministri, dai Ministri per gli affari esteri, dell’interno, dell’economia e delle finanze, della difesa e dello sviluppo economico e dal Capo di stato maggiore della difesa.

Zelensky: “Combattiamo per la libertà”

Dopo la chiamata alle armi da parte del governo, il presidente ucraino ha annunciato che toglierà tutte le sanzioni a coloro che imbracceranno le armi a difesa del suo paese. “Stiamo combattendo per la libertà, la Russia è dalla parte del male. I cittadini siano pronti a difendere la sovranità con le armi“, ha aggiunto. Ha inoltre annunciato la rottura delle relazioni diplomatiche con la Russia.

Ci hanno attaccato a tradimento questa mattina come ha fatto la Germania nazista negli anni della seconda guerra mondiale. L’Ucraina si sta difendendo e non rinuncerà alla sua libertà, qualunque cosa pensi Mosca“, ha continuato.

Ucraina chiude spazi aerei a voli civili e chiama i cittadini alle armi

L’autorità d’aviazione europea ha segnalato il rischio per i voli nelle aree circostanti di Russia e Bielorussia a causa di attività militari. Ha dunque decretato lo stop agli aerei civili nel raggio di 100 miglia nautiche dai confini con l’Ucraina. Poco prima, la compagnia aerea tedesca Lufthansa aveva annunciato la cancellazione di tutti i voli verso l’Ucraina.

Intanto il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov si è così appellato ai suoi concittadini: Tutti coloro che sono pronti e sanno come utilizzare le armi possono unirsi alle Forze di difesa territoriale nella loro regione“. Il paese, ha aggiunto, sta passando alla modalità di difesa completa.

Draghi convoca Comitato sicurezza alle 10

Il Premier Draghi ha convocato un Comitato interministeriale per la sicurezza. La riunione è iniziata alle 10:00 a Palazzo Chigi e farà seguito un Consiglio dei Ministri. Domani il capo del governo terrà alle 12.15 l’informativa sulla crisi in Senato mentre martedì primo marzo sono previste le comunicazione con voto dell’Assembea.

Di Maio convoca riunione urgente

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha convocato una riunione urgente all’Unità di Crisi della Farnesina. Poco prima aveva condannato l’attacco russo parlando di “un’operazione gravissima e ingiustificata che ha violato il diritto internazionale“. Aveva inoltre ribadito la vicinanza dell’Italia al popolo ucraino insieme ai partner europei ed atlantici. Secondo quanto si apprende, parteciperà anche l’ambasciatore italiano a Kiev Pier Francesco Zazo.

La Cina non condanna l’invasione

La Cina non ha per il momento condannato l’attacco russo all’Ucraina ma si è limitata a dichiarare di “seguire da vicino” l’evolversi degli eventi e a chiedere di evitare un’escalation. “Esortiamo tutte le parti a esercitare moderazione per evitare che la situazione sfugga al controllo“, ha detto alla stampa il ministro degli Esteri cinese Hua Chunying.

La fuga dei civili da Kiev

Le primi immagini dalla capitale ucraina mostrano il dramma che i civili stanno vivendo da quando hanno preso il via i bombardamenti. Sono centinaia le macchine incolonnate nel tentativo di abbandonare la città e cercare un rifugio sicuro prima che arrivi l’esercito russo. Molti cittadini si stanno anche servendo delle metropolitane, gratuite e utilizzabili come rifugi anti aereo.

Stato di emergenza in Moldavia e Lituania

I presidenti di Moldavia e Lituania, Maia Sandu e Gitanas Nauseda, hanno proclamato lo stato di emergenza dopo l’avvio delle operazioni militari.

Vertice straordinario UE

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha convocato i 27 capi di Stato e di governo dell’Unione Europea per un vertice straordinario programmato per oggi alle 20. Nel ribadire che l’uso della forza e la messa in discussione dei confini prestabiliti tra gli Stati non hanno spazio nel ventunesimo secolo, ha condannato le azioni della Russia e invitato gli stati membri a “rimanere uniti e determinati continuando a discutere su come negoziare con Putin e su come proteggere non solo l’integrità dell’Ucraina ma anche quella internazionale“.

Von der Leyen: “Congeliamo beni russi”

Dopo aver condannato quello che ha definito “un atto barbarico in cui sono già morte persone innocenti“, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato un altro pacchetto di sanzioni contro la Russia. “Congeliamo i beni russi e l’accesso delle banche al mercato europeo, colpiremo settori strategici dell’economia russa bloccando l’accesso a tecnologie e mercati che sono fondamentali per loro“, ha dichiarato.

Petrolio vola a 100 dollari al barile

L’operazione militare della Russia ha già avuto i primi effetti sulle borse e sul prezzo del petrolio. Per la prima volta dal 2014, il Brent è volato a 100 dollari al barile con una fiammata di quasi il 7%. Il Wti americano è invece salito a 98 dollari al barile con un rialzo del 6%.

Mosca: “Annientate difese aeree ucraine”

Il Ministero della Difesa russo ha affermato che le difese aree dell’Ucraina sono state soppresse. Al contempo le forze armate avversarie hanno annunciato che la contraerea ha abbattuto un caccia russo Sukhoi nell’est del Paese.

Biden: “Russia renderà conto al mondo”

Un attacco che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha definito “non provocato e ingiustificato” e di cui il Cremlino dovrà rendere conto davanti al mondo. “Le preghiere dell’intero mondo sono con il popolo dell’Ucraina mentre stasera soffrono un attacco dalle forze militari russe”, ha scritto in un messaggio. Il presidente Putin, ha aggiunto, “ha scelto una guerra premeditata che porterà una perdita catastrofica di vite umane e di sofferenza“. Gli USA e i suoi alleati, ha assicurato, risponderanno in un modo deciso e unito.

Nato: “Proteggeremo gli alleati”

Dopo aver condannato con forza l’attacco della Russia contro l’Ucraina e chiesto a Mosca di fermare immediatamente la sua azione militare, la NATO ha ribadito il suo sostegno al popolo ucraino e affermato che farà tutto il necessario per proteggere e difendere i suoi alleati. “Questa è una grave violazione del diritto internazionale e una seria minaccia alla sicurezza euro-atlantica. Gli alleati si incontreranno per affrontare la rinnovata aggressione della Russia“, ha dichiarato il segretario generale dell’Alleanza Jens Stoltenberg. Alle 12 è prevista una sua conferenza stampa.

Ucraina impone legge marziale

L’Ucraina ha imposto la legge marziale nel paese. Secondo quanto riportato da una giornalista della CNN stanziata Charkiv, la seconda città più grande del paese, le autorità hanno invitato la popolazione a restare a casa, non andare al lavoro e non portare i figli a scuola. Il consiglio nazionale dei mass media ha inoltre vietato la riproduzione delle televisioni il lingua russa.

Ci stanno evacuando dagli uffici della mia compagnia. Per ora stiamo a Kiev, poi si vedrà. Questi bastardi lo hanno fatto davvero alla fine, non ci posso credere“, ha affermato un testimone all’indomani dell’attacco russo.

Putin autorizza l’invasione dell’Ucraina

Già nella serata precedente il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky aveva segnalato la presenza di quasi 200 mila soldati schierati e migliaia di veicoli di combattimento, accusando gli avversari russi di aver fatto un passo avanti nel territorio di un altro paese che “potrebbe essere l’inizio di una grande guerra nel continente europeo“. E, poche ore dopo, Putin è apparso in tv annunciando ufficialmente l’autorizzazione ad operazioni militari nel Donbass. Un atto che ha dato il via ai bombardamenti con lancio di missili e colpi di mortaio in tutto il paese, Kiev compresa.