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Ucraina, Zelensky: "Nelle nostre città 2.811 missili russi". Due morti a Sumy

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Mentre Zelensky rende noto quanti missili russi sono caduti sulle città dell'Ucraina dall'inizio dell'invasione, a Sumy si registrano nuovi morti in bombardamenti.

Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che, dall’inizio dell’invasione, sono caduti 2.811 missili sulle città dell’Ucraina. Intanto altre due persone sono morte a Sumy a causa dei bombardamenti.

Sanzioni USA a cinque aziende cinesi: l’ira di Pechino

L’amministrazione USA ha aggiunto cinque aziende cinesi in una lista nera sul commercio accusandole di sostenere la base industriale militare e della Difesa russa. Una mossa che ha provocato una dura reazione della Cina che, con una nota dell’ambasciata di Washington, ha respinto le accuse e i sospetti opponendosi “con forza alle sanzioni unilaterali imposte dagli Stati Uniti alle nostre compagnie“.

Bombardamenti a Sumy: due morti

Dmytro Zhyvytskyi, capo della regione di Sumy, ha affermato che due persone sono morte e tre sono rimaste ferite a causa di bombardamenti russi nella regione.

Zelensky: “Quasi 3.000 missili russi sulle nostre città”

Nel suo consueto videomessaggio serale, il leader ucraino ha reso noto che “da questa sera, il numero totale di missili russi che hanno colpito le nostre città è già pari a 2.811. Oggi il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si è levato in piedi e ha onorato la memoria di tutti gli ucraini uccisi dall’esercito russo sulla nostra terra. I membri della delegazione russa hanno guardato indietro a tutti i presenti nella sala del Consiglio di sicurezza e hanno anche deciso di alzarsi in piedi, solo per non sembrare dei veri e propri assassini. Ma tutti sanno che è il terrore russo che sta uccidendo persone innocenti in questa guerra condotta contro il popolo ucraino“.