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"Un giovane italiano su quattro è a rischio povertà": l'analisi di Eurostat

Eurostat analisi

Il segnale di allarme lanciato da Eurostat è quanto mai critico: un giovane italiano tra i 15 e i 29 anni è a rischio povertà.

Un giovane italiano su quattro, di età compresa tra i 15 e 29 anni è a rischio povertà. Questo è quanto è emerso dall’analisi di Eurostat, secondo la quale la nostra penisola si è attestata al quinto posto tra i Paesi Europei nei quali la vita è più complicata. Non solo. Secondo tale analisi, aggiornata al 2021, se si guarda alla base europea, il dato raggiunge il 20%, mentre se si tiene conto dell’intera popolazione la percentuale scende sensibilmente al 17% contro il 20% dell’Italia.

Eurostat, l’analisi: “Un giovane su quattro a rischio povertà”

Sempre secondo Eurostat, il Paese dove c’è il maggiore gap tra l’intera popolazione e i giovanissimi è la Danimarca dove i giovani in questa fascia a rischio povertà sono il 25,6% contro il 12,3% dell’intera popolazione. Tra gli altri Paesi nei quali questo divario è molto alto c’è anche la Svezia (24,6% dei giovani contro il 15,7% dell’intera popolazione). Nell’UE i giovani a rischio povertà sono il 20,1% contro il 16,8% dell’intera popolazione.

Cosa si intende per “deprivazione”

In che modo si traduce questa analisi? Secondo l’Eurostat, i giovani a rischio povertà sono soggetti ad una deprivazione sia materiale che sociale. Più nello specifico questo tasso si definisce grave quando viene riscontrata la presenza di 7 su 13 fattori su base familiare, mentre sono sei quelli individuali. Tra questi vi è ad esempio la capacità di pagare una settimana di ferie annuali fuori casa, far fronte agli arretrati di pagamento su bollette, mutuo o affitto, permettersi un pasto a base di carne a giorni alterni o ancora avere un’auto o un furgone personale.

A livello individuale c’è invece la capacità di sostituire gli abiti logori con quelli nuovi, possedere almeno due paia di scarpe della misura giusta, spendere una piccola somma di denaro per sé o essere impegnati in attività ricreative regolarmente.