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Usa, i media attaccano Trump: 'Ha ridotto a 45mila il tetto del numero di rifugiati'

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Donal Trump riduce il numero massimo di rifugiati in ingresso negli Stati Uniti: saranno solo 45.000, la metà di quelli entrati con Barack Obama

Nuova decisione del presidente americano Donald Trump che ha abbassato di 40.000 persone il numero massimo dei rifugiati presenti negli Stati Uniti. Sotto l’amministrazione di Barack Obama il tetto dei rifugiati ammessi nel Paese era di 85.000: ora Trump lo ha portato a 45.000 attuando un vero e proprio dimezzamento dei numeri. La riforma sarà attiva a partire dal prossimo anno. A rivelarlo ai media, proprio nella giornata di oggi, sono stati tre funzionari della Casa Bianca.

La soglia fissata da Trump è la più bassa mai raggiunta dal 1980, l’anno in cui venne istituto il programma di accoglienza e il limite di stranieri ammessi negli Stati Uniti. L’America non è nuova a provvedimenti di questo genere: sotto la Presidenza di George W.Bush, in seguito all’attacco terroristico delle Torri Gemelle nel settembre 2001, la quota di stranieri ammessi è scesa ai 30.000. All’epoca, però, non era stata una restrizione voluta dallo Stato, ma una conseguenza delle misure di sicurezza previste in seguito agli attentati. Il numero scelto da Trump è comunque una mediazione: il Dipartimento di Stato gli aveva, infatti, chiesto di arrivare ad una quota massima di 50.000 ingressi, mentre quello della Sicurezza aveva posto il limite a 40.000.

Decisione prevedibile? Ad inizio mandato la sospensione del programma di accoglienza

Che Trump non fosse particolarmente predisposto all’accoglienza lo si era capito già in campagna elettorale. La conferma è arrivata, poi, nei primi mesi di governo quando il Presidente americano aveva sospeso per quattro mesi il programma di accoglienza dei rifugiati politici proveniente da altri Paesi. Un provvedimento che andava nettamente controcorrente rispetto all’amministrazione Obama che si era distinta per il lavoro di accoglienza e gestione della crisi umanitaria conseguente all’emergenza in Siria.

I dati dell’accoglienza americana

Dall’ottobre 2016 al settembre 2016 gli Stati Uniti hanno accolto 84.995 rifugiati, proveniente da 79 paesi. Il 72% di queste persone, secondo le stime fornite dal Dipartimento di Stato, donne e bambini. Il 70% proveniva da Repubblica Democratica del Congo, Siria, Iraq, Birmania e Somalia.

Stando a queste cifre nel 2017 sarebbero dovuti essere accolti negli Usa 110.000 rifugiati, con un aumento del 57% rispetto al numero entrato due anni. Una stima che è diminuita drasticamente dopo il provvedimento emanato da Trump e che è destinata a diminuire per raggiungere la cifra fissata nell’ultima istanza del Governo. Fino all’insediamento di Trump sono entrati negli Usa 29.898 rifugiati, di cui 12.857 siriani, 9.880 iracheni, 3.750 iraniani, 9.020 somali, 1 libico, 26 yemeniti e 1.458 sudanesi.

Nel 2018 e in tutti gli anni a seguire che saranno contrassegnati dall’Amministrazione di Donald Trump il numero dei rifugiati che potranno entrare nel Paese si fermerà a 45.000. Oltre quella soglia non ci sarà più possibilità di ammissione, nonostante – come già accaduto per Obama – le organizzazioni internazionali e gli Stati appartenenti all’Unione Europea faranno pressioni e chiederanno sostegno anche all’America perché il numero di accoglienza aumenti in modo da garantire un’equa distribuzione tra tutti i Paesi.