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Vaccinati e guariti, immune un Italiano su due: ospedali liberi a metà giugno

Vaccinati e guariti

Tra vaccinati e guariti sarebbero circa il 50% gli italiani immuni: nel migliore degli scenari a settembre si potrà eliminare la mascherina all'aperto.

Stando alle tabelle elaborate da Stefano Merler, matematico ed epidemiologo della Fondazione Kessler, un italiano su due è immune al virus o perché guarito o perché vaccinato con almeno una dose.

Vaccinati e guariti: immune un italiano su due

Osservando i dati del Ministero della Salute emerge che dall’inizio della pandemia sono stati poco più di quattro milioni gli italiani colpiti dal Covid. Una stima per difetto data l’altissima percentuale di persone asintomatiche o debolmente sintomatiche che hanno contratto l’infezione inconsapevolmente e sono sfuggite ad ogni radar. L’Istituto Kessler considera verosimile che i soggetti risultati positivo al virus siano pari ad una percentuale compresa tra il 24 e il 36% durante l’intera pandemia.

Il numero di italiani già infettati, e quindi con gli anticorpi, sarebbe quindi tra gli undici e i sedici milioni (anche se non è ancora noto con certezza quando durino e dunque se chi ha contratto il virus a marzo 2020 li abbia ancora). A questi vanno aggiunte le persone che hanno già ricevuto il vaccino. Ad oggi sono state somministrate oltre 28 milioni di dosi, con 19 milioni di cittadini che hanno ricevuto almeno la prima e 9 milioni e mezzo che hanno completato il ciclo. Stimando in 15 milioni gli italiani già immunizzati con il vaccino (la prima dose produce effetti dopo due settimane), equivalente a circa il 25% della popolazione, si deduce sommando le due immunità si arriva ad un risultato provvisorio di quasi un italiano su due immune (percentuale tra il 43% e il 53%). 43 e il 53% della popolazione.

Vaccinati e guariti: via mascherine a settembre?

Lo studio evidenzia anche che se si riuscirà a procedere ad un ritmo di 500 mila vaccinazioni al giorno, entro settembre 2021 anche le mascherine, almeno all’aperto, potrebbero essere soltanto un brutto ricordo. Uno scenario, il migliore evidenziato dalla Fondazione, che dipende soprattutto dal comportamento dei cittadini: “Bisogna continuare a essere prudenti e rispettosi delle regole perché tante persone, soprattutto giovani, non hanno ancora ricevuto il vaccino“. Inoltre ciò che sta succedendo in Gran Bretagna con la variante indiana, la cui circolazione aumenta sempre di più, dimostra che il Covid-19 è in grado di creare sempre nuove insidie.

Vaccinati e guariti: ospedali liberi a giugno

Merler ha infine effettuato una proiezione sull’occupazione degli ospedali secondo cui al 18 giugno nessuna regione ha una probabilità significativa di superare la soglia critica del 40% di posti occupati in reparti Covid e del 30% di riempimento delle terapie intensive. La previsione attuale per la maggior parte del territorio italiano è di una discesa sotto al 10% per entrambi i settori soprattutto in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Lazio, Calabria, Basilicata, Campania, Puglia e nelle isole.