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Vaiolo delle scimmie, Bassetti: “Vaccino a tutte le fasce di rischio in Italia”

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L’infettivologo Matteo Bassetti ha commentato la necessità di somministrare il vaccino contro il vaiolo delle scimmie ai soggetti più a rischio.

Il professore ordinario di Malattie Infettive e direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla diffusione del vaiolo delle scimmie.

Vaiolo delle scimmie, Bassetti: “Vaccino a tutte le fasce di rischio in Italia”

L’infettivologo Matteo Bassetti ha commentato l’annuncio dell’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, che ha riferito che lo Spallanzani è pronto a partire con la somministrazione del vaccino contro il vaiolo delle scimmie.

Bassetti ha dichiarato: “Se si parte con un programma di vaccinazione contro il vaiolo delle scimmie deve essere offerto a tutti gli italiani che rientrano nelle categorie potenzialmente a rischio. Bisogna partire con una campagna nazionale, disponibile in tutte le regioni italiane e bisogna farlo rapidamente, perché l’Italia è in ritardo rispetto agli altri Paesi pur essendo al decimo posto per numero di casi”.

I soggetti più a rischio

Contattato da AdnKronos Salute, l’esperto ha spiegato: “Anche noi riceviamo tantissime richieste ma dobbiamo rispondere che in Italia, in questo momento, non è ancora possibile fare il vaccino. L’annuncio sullo Spallanzani è una buona notizia ma non può essere l’unico centro a vaccinare“.

A proposito del vaiolo delle scimmie, poi, Bassetti ha precisato: “Cedo che abbia influito molto l’aspetto ideologico perché ormai due mesi fa avevo allertato sul fatto che il contagio riguarda prioritariamente maschi di età compresa fra 20 e i 40 anni omosessuali, e questo era. Oggi abbiamo quasi 25mila casi nel mondo, e oltre il 95% riguarda questa categoria di persone, alla quale sarebbe bene offrire la vaccinazione. Ma bisogna correre siamo sempre in ritardo“.