La pianista ucraina di orientamento pro-Putin Valentina Lisitsa non si esibirà a Venezia: il suo concerto, in programma nel mese di aprile, è stato annullato dopo le proteste insorte sul web.
Venezia, cancellato il concerto della pianista ucraina pro-Putin Valentina Lisitsa
Il teatro La Fenice di Venezia ha deciso di annullare il concerto della pianista Valentina Lisitsa, ucraina ma su posizioni pro-Putin, che era stato programmato nelle date del 4 e del 5 aprile 2023. La cancellazione dell’evento si è resa inevitabile dopo l’ondata di proteste che si è scatenata sui social media per condannare l’esibizione della musicista. Lisitsa avrebbe dovuto riproporre brani di Rachmaninov per l’evento organizzato dall’associazione Musikamera.
La pianista è solita esporsi a favore del regime di Putin nonostante le sue origini ucraini. A maggio 2022, infatti, si è esibita a Mariupol, al tempo occupata dai russi, in occasione di un concerto fortemente politicizzato.
La reazione della musicista
Ad annunciare la cancellazione dell’evento è stata la presidente di Musikamera, Sonia Finzi. I concerti si sarebbero dovuti tenere nelle Sale Apollinee, secondo quanto era stato riferito in origine dal Corriere del Veneto.
La notizia non è stata accolta di buon grado dalla pianista che ha inviato una lettera estremamente dura e distaccata con la quale ha espresso il suo rammarico per essere stata costretta a “soccombere alla folla anonima e aggressiva” di chi l’ha respinta e sembra determinata a non tornare più a Venezia.
“Pensavo di essere stata invitata come uno degli interpreti di Rachmaninov più riconosciuti al mondo”, ha scritto Lisitsa. “È una grande delusione. Questo è molto molto triste. E, ovviamente, in questo caso il concerto non può aver più luogo”.