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Vertice Ue, Draghi: le riaperture, il turismo, il green pass e i vaccini. I prossimi passi del governo

draghi e le dichiarazioni sulle riaperture e green pass

Vertice Ue: Draghi in conferenza stampa ha affrontato le tematiche riguardanti le riaperture, il turismo e il green pass

Il Premier Draghi da Oporto, durante la conferenza stampa, ha parlato del tema delle riaperture, dei vaccini e del green pass.

Vertice Ue, Draghi: si alle riaperture se dati lo consentono

Il premier Draghi, durante la conferenza stampa in Portogallo al termine del vertice europeo, ha parlato del tema delle riaperture, che tanti malumori sta creando all’interno della sua maggioranza a causa di visioni contrapposte da parte dei partiti che sostengono il governo. 

Per Draghi infatti: -“Come credo la maggior parte degli italiani, voglio riaprire, voglio che le persone tornino fuori a lavorare, a divertirsi, a stare insieme, ma bisogna farlo in sicurezza cioè calcolando bene il rischio. Se l’andamento dovesse continuare in questa direzione, la cabina di regia procederà ad altre riaperture. E’ importante essere graduali, anche per capire quali riaperture avranno più effetto sui contagi e quali meno”. 

Vertice Ue, Draghi: il tema turismo e green pass

Sul tema turismo, visto anche l’avvicinarsi della stagione esitva, il premier ha dichiarato: –“Con la ripartenza del turismo bisogna considerare anche che gli aeroporti sono luoghi cui bisogna guardare con molta attenzione, perché sono luoghi dove i contagi possono succedere, quindi bisogna rinforzare i controlli negli aeroporti. Questo non vuol dire chiudere: vuol dire riaprire ma farlo con la testa“.

Sul green pass invece:- “Abbiamo chiesto con molta enfasi che commissione e parlamento Ue procedano con la massima rapidità al certificato verde” per il Covid, “per avere un modello europeo su cui confrontarsi per la misure turistiche. Altrimenti ci sarà molta confusione”.

Vertice Ue, Draghi: la questione vaccini

Il premier non si è risparmiato dal dire la sua sulla questione vaccini e brevetti, tematica divisiva anche tra gli stessi partner europei, tanto che attualmente vede la maggioranza dei 27, prendere le posizioni tedesche, quindi il no alla liberalizzazione, contrarie invece Italia e Francia, che sarebbero favorevoli alla proposta di Biden di sospendere i brevetti vaccinali, anche se comunque presenta alcune problematiche: -“La posizione di Biden sui brevetti credo che venga da una constatazione: ci sono milioni di persone che non hanno accesso ai vaccini o per mancanza di distribuzione o per mancanza di denaro, che stanno morendo. Ci sono le grandi case farmaceutiche hanno avuto sovvenzioni governative imponenti. Semplicemente si potrebbe dire che ci si aspetta qualcosa in cambio da queste case farmaceutiche”.

Per Draghi però: -“La questione è molto più complessa della sola liberalizzazione dei brevetti dei vaccini perché farlo sia pur temporaneamente non garantisce la produzione dei vaccini che è molto complessa. E poi la produzione deve essere sicura e questo non viene garantito dalla liberalizzazione dei vaccini. La situazione è molto molto più complicata”.

Punto chiave invece per il nostro premier: -“Prima di arrivare alla liberalizzazione dei brevetti dei vaccini bisognerebbe fare cose più semplici tipo la rimozione del blocco alle esportazioni che oggi gli Stati Uniti per primi e il Regno Unito continuano a mantenere. E’ dato di oggi che l’Europa esporta tanto quanto ha dato ai propri suoi cittadini: il 50% della produzione dell’Unione è andata al Canada o a Paesi che bloccano le esportazioni”.

Pertanto: -“In Europa dobbiamo continuare ad accelerare le vaccinazioni con trasparenza e in sicurezza aumentando la produzione”. Secondo indicrezioni di stampa, questa linea sarebbe stata apprezzata dagli altri leader, compreso il monito rivolto a quei Paesi che ancora pongono blocchi alle esportazioni mentre l’Ue esporta l’80% della propria produzione.