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Vetril negli occhi di una cliente: accusata di violenza privata e lesioni aggravate

Vetril negli occhi di una cliente

Vetril negli occhi di una cliente: accusata di violenza privata e lesioni aggravate adesso dovrà rispondere di quel reato in un'aula di tribunale

Arriva dalla Puglia la vicenda giudiziaria del vetril spruzzato negli occhi di una cliente: una donna è accusata di violenza privata e lesioni aggravate. Secondo quanto riportato dei media la commessa di una cartolibreria di Lecce offende ed aggredisce una donna colombiana e per quei fatti è finita a processo. Ecco le parole che la donna avrebbe indirizzato alla cliente: “Io non sono tua sorella, prendi le tue cose e vai a fare l’operazione al tabacchino qui vicino che fa lo stesso servizio”. 

Vetril negli occhi di una cliente

E non è finita: “Almeno ti allontani, che con le malattie che porti qua…”. E dopo quelle parole l’indagata ha impugnato un flacone di vetril spruzzando il liquido negli occhi della cliente e procurandole un’irritazione che l’aveva spedita al pronto soccorso con una prognosi di sette giorni. I fatti sono del 25 marzo 2021 e il sostituto Alessandro Prontera che aveva preso in carico il fascicolo aveva chiesto il rinvio a giudizio per la commessa, una 43enne di Trepuzzi, accusata di violenza privata e lesioni personali aggravate da odio etnico-razziale Poche ore fa c’è stata l’udienza preliminare con la quale il Gup ha disposto che l’indagata merito un processo d’aula che prenderà avvio il 2 maggio 2023. La parte lesa, una 28enne colombiana, chiederà un risarcimento per danni morali pari a 10 mila euro. 

Indagata rinviata a giudizio dal Gup

Ma cosa era successo? La giovane era arrivata in cartolibreria per usufruire del servizio MoneyGram ma aveva trovato solo del Vetril negli occhi. Tramite la sua legale,  Lucia Longo, la donna ha raccontato di “essere stata messa alla porta, invitata ad andare altrove, ignorata mentre altri clienti in fila dopo di lei venivano invitati a passare avanti, ingiuriata e definita ‘prostituta’”.