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Salvaviaggio.com, l'importanza del know-how

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Abbiamo intervistato Fabio Collavini, avvocato specializzato in ambito turistico che ci ha spiegato la sua battaglia contro i colossi del turismo.

L’estate si avvicina e un tema che preoccupa sempre più i viaggiatori è la possibilità di incappare in qualche ritardo o addirittura cancellazione del proprio volo. Per questo motivo è nata una realtà legale come Salvaviaggio.com. Un team di avvocati ed esperti in grado di far fronte alle maggiori compagnie aeree e non solo. Gli unici a vincere una causa contro un colosso come Easyjet. Infatti con la sentenza 1584/2018 dopo 10 anni la Corte di Cassazione ha affermato un nuovo principio di diritto: non è più il passeggero che deve dimostrare l’avvenuto ritardo ma spetta al vettore comunicare le cause e provare l’orario effettivo di arrivo a destinazione.

Cosa fare in caso di ritardo del volo

Troppo spesso la poca conoscenza dei propri diritti da parte dei viaggiatori fa sì che le compagnie aeree abbiano sempre la meglio. A fomentare queste estenuanti battaglie, le compagnie legali dietro alle aziende dei vettori. Professionisti in grado di rigirare le rigide norme di risarcimento a proprio favore. Ed è proprio per questo che Salvaviaggio.com è nato. Un punto cardine in aiuto di tutti i viaggiatori danneggiati. Esperienza decennale nel settore e conoscenza dall’interno fanno sì che in ogni occasione un occhio lucido sia in grado di valutare al meglio la potenziale causa. Una tutela oggettiva e professionale verso tutti i passeggeri.

Perché c’è bisogno di tutela? Le norme in campo turistico non sono chiarissime, per esempio l’Italia ha ratificato nel 2004 la convenzione di Montréal: una cristallizzazione della risarcibilità del danno da ritardo aereo, cancellazione e perdita bagagli.

In seguito è stato aggiunto un regolamento comunitario, il numero 261/2004 (quindi con connessione limitata all’Europa).

Il regolamento comunitario prevede un’anticipazione di indennizzo per ritardi di minima entità:

Ritardo aereo di 2 ore in territorio nazionale: indennizzo di 250 euro

Ritardo di tre ore per un volo superiore di 1500 km: 400 euro

Ritardo di quattro ore su volo intercontinentale: 600 euro

Cosa è successo con l’aggiunta di questo regolamento? Si è andato a perdere un principio presente nella convenzione di Montréal, l’articolo 22, che prevede un indennizzo fino a 5900 euro.

Il coefficiente comune in questo caso è il tempo. Il tempo è uguale in tutti gli stati quindi è bene fare una consultazione valida prima di richiedere l’indennizzo minimo. Il tempo va risarcito in base all’entità del danno causato.

È per questo consigliato affidarsi a professionisti del settore che riescono a scindere e valutare oggettivamente l’entità del danno. Evitare di accontentarsi di un servizio parziale al fine di evitare precedenti favorevoli alle compagnie aeree.

Smarrimento o danneggiamento del bagaglio

Con la convenzione di Montréal si è andato a modificare quello che prevedeva la convenzione di Varsavia, ossia il rimborso in caso di smarrimento del bagaglio per un totale di 22 euro per kilo.

La norma attualizzata prevede ora un rimborso massimo di 1380 euro circa.

In caso di smarrimento totale del bagaglio: Prima di uscire dall’aeroporto è necessario fare una denuncia presso lo sportello “Lost&Found” dove verrà rilasciato un documento chiamato PIR. Successivamente bisogna mandare una richiesta risarcitoria entro 21 giorni alla compagnia aerea.

In caso di consegna ritardata del bagaglio: In questo caso il termine per poter farsi risarcire per un massimale di 1380 euro è di 21 giorni dalla consegna.

In caso di danneggiamento del bagaglio: Recarsi sempre allo sportello “Lost&Found” e mandare la raccomandata alla compagnia entro 7 giorni.

Come si può evincere dai tempi ristretti, anche in questo caso è sicuramente funzionale e pratico affidarsi a specialisti del settore al fine che le pratiche possano essere svolte correttamente e nei tempi prestabiliti.

Cataloghi ingannevoli

In questo caso si entra in un campo totalmente differente. La Corte di Cassazione ha decretato che il turista non deve provare che il tour operator non abbia adempiuto ai suoi doveri, ma è il tour operator stesso che è tenuto a farlo.

Il catalogo è l’insieme di informazioni dell’insieme che sarà il viaggio. Queste informazioni devono essere rispettate e nel caso venissero a mancare anche parzialmente il turista ha diritto al risarcimento.

È bene sapere che il danno provocato dal tour operator dev’essere invasivo. Quindi il danno da “vacanza rovinata” avviene quando viene a mancare anche parzialmente un servizio fondamentale presente nel catalogo. Uno dei consigli più utili al fine di evitare qualsiasi tipo di problematica è la lettura a fondo di ogni riga presente nel contratto.

Problemi in crociera

Molto spesso la disinformazione porta a pensare che la crociera sia differente dai tour operator. La crociera è un operatore di viaggio specializzato che fornisce tutte le garanzie presenti nel catalogo e indicate nel contratto turistico di organizzazione.

Le principali problematiche possono essere: Il mancato trasferimento, la rumorosità della cabina, l’aerazione della stanza e l’organizzazione da parte della ristorazione.

In questo caso il tempo per il turista per poter sporgere denuncia si è allungato ad un anno. Un consiglio da parte degli esperti è sempre quello di contestare il loco il problema così da dare al tour operator la possibilità di rimediare.

In conclusione

Per evitare problematiche relative a qualsiasi disservizio è necessario un know-how specifico e molto strutturato. La scelta deve ricadere su professionisti che hanno fatto di questo, il principale fulcro del loro lavoro evitando di accontentarsi dei minimi rimborsi. Grazie a realtà come Salvaviaggio.com tutto questo è possibile nella totale trasparenza.