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Coronavirus, voli torneranno alla normalità nel 2023

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L'emergenza coronavirus ha messo in ginocchio le compagnie di voli aerei, ma bisognerà aspettare il 2023 per risanare i debiti degli ultimi mesi.

Il lockdown cuasato dal coronavirus ha indebitato fortemente le compagnie aeree che ora riorganizzano i propri voli alla vigilia della riapertura dei confini in Europa, ma secondo gli analisti, solo nel 2023 si potrà tornare alla normalità. Previsto un forte rincari nei prezzi, ma allo stesso tempo una diminuzione assai consistenete di passeggeri.

Coronavirus e voli, normalità nel 2023?

Come sappiamo, il lockdown imposto per il coronavirus ha creato gravi danni a livello economico per le compagnie aeree, che secondo quanto stimato si sarebbero viste cancellare 4,5 milioni di voli fino al 30 giugno.

Una paralisi del trasporto aereo che ha creato un debito monstre di circa 550 miliardi, che difficilmente le compagnie potranno sanare nel 2020. Per questo motivo, secondo alcuni analisti finanzieri, bisognerà aspettare almeno fino al 2023 per poter rilevare dati simili a quelli riscontrati nel periodo precovid.

Come voleremo?

Ora la domanda che passeggeri e operatori dei trasporti si chiedono è la seguente: “Come si viaggerà nei prossimi anni?. È importante ricordare che la stessa Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) ha consigliato il distanziamento sociale laddove è possibile ma non a bordo aereo– ha spiegato Andrea Giuricin, docente di Economia dei trasporti all’Università`di Milano Bicocca.

Non è credibile che in Italia la compagnia aerea liberi una fila e in un altro Paese no. Eppure- continua Giuricin- con o senza posto libero, i costi rischiano di lievitare. Le procedure di imbarco saranno più lente, gli aerei voleranno meno, ci saranno dunque meno ricavi e i prezzi dovranno aumentare per far quadrare i conti”.

Le regole da seguire

Anche in questo caso è bene descrivere le misure restrittive da rispettare. In aeroporto, la distanza interpersonale rimarà sempre di un metro e mezzo, e prima dell’imbarco ad ogni passeggero verrà controllata la temperatura corporea. Rimane l’obbligo delle mascherine che fdovranno essere cambiate ogni 4 ore.

In questo modo, anche per le compagnie i costi aumenteranno, ma allo stesso tempo la concorrenza svanirà: “In questo momento manca completamente la domanda perché non ci sono passeggeri, tutte le compagnie aeree stanno andando in una crisi di liquidità– sottolinea Giuricin– bisogna fare un intervento coordinato da parte dell’Unione Europea, concedere dunque aiuti e prestiti garantiti per cercare di mantenere in piedi il settore”.