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Editoria: Utopia pubblica 'La rivoluzione può attendere'

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Roma, 18 dic. (askanews) - "La rivoluzione può attendere". E' il nuovo libro pubblicato da Utopia che illustra i principali aspetti economici e politici del 2019, dall'esperienza del governo gialloverde, alla crisi politica dell'estate, alla formazione del governo Conte 2 che ha segnato la svolta...

Roma, 18 dic. (askanews) – “La rivoluzione può attendere”. E’ il nuovo libro pubblicato da Utopia che illustra i principali aspetti economici e politici del 2019, dall’esperienza del governo gialloverde, alla crisi politica dell’estate, alla formazione del governo Conte 2 che ha segnato la svolta europeista. Gli eventi sono inquadrati in una panoramica nazionale e internazionale.

Giampiero Zurlo, amministratore delegato di Utopia, osserva che questa nuova pubblicazione, raccogliendo i report settimanali prodotti dalla società, fornisce un quadro completo delle decisioni assunte nel corso dell’anno dalla politica e dalle istituzioni. Il modo in cui le istituzioni decidono di regolare i mercati, ha sottolineato durante la presentazione del volume – è il principale fattore che incide sui risultati aziendali.

“Dialogare con le imprese, non solo nazionali ma anche internazionali – ha spiegato Zurlo – è difficile e non tutti i rappresentanti delle istituzioni sono in grado di farlo. Ecco perchè le aziende ci chiedono di dialogare con le istituzioni, al fine di evitare che queste, non comprendendo le imprese, si chiudano in loro stesse e assumano decisioni senza ascoltare i soggetti che poi dovranno andare ad applicare quelle norme”.

La presentazione del libro ha sancito la collaborazione tra Utopia e la Fondazione Ottimisti Razionali guidata da Claudio Velardi, che ha curato l’introduzione del volume: “Ho dato un contributo per cercare di capire come è stato questo 2019, che veniva da tutti immaginato come anno trionfale per il sovranismo e invece è stato l’anno in cui le elezioni europee hanno segnato una piccola battuta d’arresto del sovranismo”.

L’analisi dei fatti politici ed economici del 2019 ha dato lo spunto per una proiezione sull’anno che verrà, sull’Italia del 2020. Al dibattito hanno preso parte il sottosegretario al Ministero dell’economia, Laura Castelli, e Maria Elena Boschi, deputata di Italia Viva.

“Per il governo – ha detto Castelli – è stato un anno faticoso, come tutti, con una manovra che si è appena conclusa e che mette le basi per una serie di politiche per la famiglia, le disabilità, che ha molti progetti in cantieri e molta politica indistriale, le partecipate di Stato, molti fascicoli aperti su cui stiamo lavorando con impegno”.

“Il 2019 non è stato un anno bellissimo – ha detto Boschi – ma si è concluso meglio di come era iniziato. Sicuramente il risultato migliore è stato aver evitato l’aumento dell’iva. Credo che il 2020 debba puntare tutto sulla crescita del Paese. Noi di Italia Viva abbiamo proposto lo sblocco di 120 miliardi di infrastrutture che sono ferme”.