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Intesa Sanpaolo: puntare sulle donne per lo sviluppo del Sud

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Milano, 10 dic. (askanews) - L'occupazione femminile al Sud e la necessità, anche per le ragazze, di intraprendere percorsi formativi orientati alle materie tecnico scientifiche. Di questo si è parlato nel corso del convegno online "Il ruolo delle donne nello sviluppo del Sud Italia", collegato ...

Milano, 10 dic. (askanews) – L’occupazione femminile al Sud e la necessità, anche per le ragazze, di intraprendere percorsi formativi orientati alle materie tecnico scientifiche. Di questo si è parlato nel corso del convegno online “Il ruolo delle donne nello sviluppo del Sud Italia”, collegato al lancio di ‘YEP – Young Women Empowerment Program’, il progetto realizzato Intesa Sanpaolo in collaborazione con la Fondazione Ortygia Business School. “Il capitale umano nel Mezzogiorno – ha detto Paola Angeletti, COO del gruppo bancario – incontra ancora grandi limiti: poco più della metà degli adulti ha raggiunto il diploma superiore e solo uno su sei la laurea”.

In questo contesto Intesa Sanpaolo ha deciso di intervenire direttamente. “Abbiamo messo a disposizione – ha proseguito Angeletti – quaranta donne manager di Intesa Sanpaolo che lavorano al Sud e che hanno deciso di deviare parte del loro tempo ad affiancare per sei mesi altrettante studentesse delle università del Sud per essere loro di esempio e di incoraggiamento”.

Spesso a essere un limite e a rappresentare un freno sono i modelli familiari e culturali legati alla visione del ruolo della donna. E su questi occorre intervenire. “Questi modelli – ha detto Lucrezia Reichlin, presidente della Ortygia Business School – danno luogo a dei fenomeni di grande persistenza e noi dobbiamo rompere proprio questi effetti di persistenza”.

All’evento online ha partecipato anche la ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti, che ha parlato della volontà del governo di attuare provvedimenti che non siano solo “istantanei”, ma che abbiano una natura processuale. “Dei processi – ha spiegato la ministra – che in qualche modo nel loro attivarsi diventino irreversibilmente processi positivi rispetto al Paese”.

Il quadro, insomma, è molto complesso e i passi da fare sono tanti, ma dal convegno è emersa una volontà di impegnarsi su più fronti per cambiare la situazione.