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Violentare ragazze in abiti succinti è un dovere: le parole sconvolgenti dell'avvocato egiziano

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Violentare ragazze che si vestono con abiti succinti è un dovere nazionale. Queste sono le sconvolgenti parole dell’avvocato egiziano Nabih al-Wahsh

È polemica in Egitto dopo alcune sconvolgenti affermazioni di un avvocato del posto, Nabih al-Wahsh, il quale, nel corso di una trasmissione televisiva nella quale si parlava di una proposta di legge sulla prostituzione, ha esordito dicendo che è un dovere violentare ragazze che indossano abiti succinti: “Io dico che quando una ragazza cammina in quel modo è un dovere patriottico metterla in pericolo e un dovere nazionale stuprarla

Violentare ragazze

Ieri sera, su una rete televisiva egiziana, si discuteva e approfondiva il ruolo delle donne e comportamente e occidentalizzazione del Paese nordafricano, oltre a parlare di alcune leggi sulla prostituzione in esame in questi giorni in Egitto.

Quando la parola è passata all’avvocato egiziano Nabih al-Wahsh, questo ha lasciato sconvolte diverse persone, in quanto, secondo la sua opinione, “è dovere nazionale molestare e violentare ragazze che indissano gli abiti succinti”. In studio erano presenti diverse donne compresa la stessa giornalista che conduceva l’intervista.

A quanto riportano le fonti egiziane, Nabih al-Wahsh non è certo nuovo a questo tipo di uscite, spesso, nel corso della sua carriera, si è reso protagonista di dichiarazioni sessiste e violente. Il suo comportamente irrequieto lo ha portato anche ad alzare le mani in diverse occasioni pubbliche su coloro che hanno provato a contraddirlo. Ad ottobre dello scorso anno, per esempio, l’imam Mostafa Rashid di Sidney è stato violentemente attaccato in diretta televisiva a colpi di scarpate in faccia e sui denti da Nabih al-Wahsh, ospite anch’egli della trasmissione egiziana. La “colpa” dell’imam è stata semplicemente quella di aver detto che le donne non hanno bisogna di portare il velo.

Le reazioni

Immediate le reazioni del National Council for Women del Cairo, organizzazione femminista che porta avanti i principi delle donne: libertà, dignità e giustizia sociale. Dopo le frasi dell’avvocato egiziano, tale organizzazione ha annunciato che intende presentare una denuncia contro l’avvocato e il canale tv e, inoltre, ha invitato i media a non ospitare più figure controverse come Nabih al-Wahsh che incitano alla violenza contro il genere femminile.

L’avvocato, esponente dell’ala ultra conservatrice del Paese, ha ribadito la sua posizione domandando al pubblico “Si può essere felice quando vedi una ragazza che cammina per la strada con metà del copro in mostra? Io dico che quando una ragazza cammina in quel modo è un dovere patriottico metterla in pericolo e un dovere nazionale stuprarla”.

Queste dichiarazioni hanno, chiaramente, scatenato le proteste delle associazioni locali e un nuovo dibattito nella società egiziana in merito all’esistenza di idee così pericolose concepite da menti di potere. Quello che spaventa, infatti, è proprio questo: fino a che idee sessiste come quelle dell’avvocato egiziano continueranno a muoversi negli ambienti di potere e ad essere pronunciate da persone che ricoprono un ruolo importante nella società, è difficile che si arrivi ad una situazione nella quale anche le donne egiziane vengono riconosciute come destinatarie di diritti, quali la libertà, la dignità e la parità sociale.