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What a Space, la start up che da spazio alle aziende

what a space

Daniela Galvani racconta il suo progetto: ecco come e dove trovare un temporary store per la tua impresa.

Il mondo delle start up è in continuo fermento. Ogni giorno idee e sogni di giovani imprenditori prendono vita e molto spesso trovano la propria realizzazione nel mondo digital. What a Space (www.whataspace.it) è la visione divenuta tangibile di Daniela Galvani: una formazione da architetto alle spalle (che probabilmente ha influito sul suo desiderio di progettare un’idea per costruire la realtà) e un passato nell’innovazione e nella riqualificazione di ambienti abbandonati. Ai nostri microfoni Daniela ha raccontato il suo progetto, la sua start up tra soluzioni e novità.

Intervista a Daniela Galvani

Qual è il tuo disegno, attuale e anche futuro, dell’ecosistema start up italiano?
Il disegno che ho pensato per l’ecosistema italiano, e che spero si realizzerà, è il fatto che molte delle persone che fanno innovazione e che danno un contributo, oggi possono realmente realizzare quello che hanno pensato, la loro visione.

Parliamo di What a Space, cos’è e come funziona in pillole, spiegaci cos’è sostanzialmente questa nuova start up.
What a Space è l’Airbnb delle location, dedicata a temporary store e a spazi eventi. E’ una piattaforma web che dà la possibilità di poter dare in affitto temporaneo la propria location alle aziende.

Come funziona?
Funziona esattamente come Airbnb, nello stesso modo. Noi abbiamo una mappatura degli spazi, soprattutto unconventional e particolari, che le aziende possono affittare in maniera temporanea per eventi, feste e meeting. Ci sono anche una serie di negozi che le aziende possono affittare per fare temporary store e temporary shop.

In che modo What a Space cambia questo mercato e quali saranno le novità dei prossimi mesi?
What a Space dà la possibilità alle persone di cedere il proprio spazio subito, in maniera facile e agevolata alle aziende, store che poi possono utilizzare a loro piacimento. Una mappatura italiana di location non c’era, siamo stati i primi a crearla. La modalità che abbiamo scelto è peer to peer, fresca e giovane, in un modello appunto di star up. Da pochissimo abbiamo lanciato What a Space – Premium, che permette il contatto diretto e ancora più facilitato tra l’azienda che ha bisogno subito di uno spazio e i proprietari di questo che vogliono affittarlo.

Perché scegliere What a Space?

Perché siamo bravi, è un progetto molto fresco. La piattaforma è molto facile da usare e abbiamo deciso di lavorare in un modo molto agile e veloce. Per questo è intuitiva: se vai sulla piattaforma vedi tutta una serie di spazi a Milano, Roma o Bologna e capisci subito quali sono i prezzi. Ci usano tantissimo per vedere qual è il costo di un temporary store in centro a Milano, in Brera, per esempio. Questo è uno degli usi. Poi ci sono spazi molto particolari, da loft, palazzi, capannoni abbandonati piuttosto che incompiuti.