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Cannabis a fini terapeutici: ecco quando può essere usata

Cannabis

La cannabis può essere utilizzata per fini terapeutici. Un ragazzino inglese di 13 anni è persino riuscito a guarire da ben due tumori in stadio terminale, dopo la vaporizzazione.

Cannabis come medicinale: quali malesseri o malattie

Negli ultimi anni si è tornato a parlare dell’uso della cannabis a scopi terapeutici, come si usava la canapa migliaia di anni fa in molte culture a livello mondiale. Serve, per il trattamento della nausea conseguente alla chemioterapia e la nausea in generale, per l’AIDS, la spasticità muscolare e contro i tumori. La cannabis può essere somministrata tramite vaporizzazione o combustione delle infiorescenze essiccate, estratti di vario tipo, oppure in capsule. Sappiamo anche che un ragazzino che soffriva addirittura di due tumori contemporaneamente e con poche settimane di vita, è guarito dopo la somministrazione di cannabis con un vaporizzatore.

La storia

Quella del 13enne inglese malato di cancro Deryn Blackwell è una storia che sconcerterà molti, ma ha anche del miracoloso. Risale al 2010: il ragazzino era affetto da leucemia e da sarcoidosi, un altro tipo di cancro, di cui si conoscono solo 5 casi al mondo; praticamente soffriva di due tumori. I genitori, pensando di non aver nulla da perdere, hanno provato a curarlo somministrandogli della cannabis, dopo aver saputo da alcuni medici che talvolta questa alleviava il dolore. Ebbene, non solo la marijuana ha avuto l’effetto sperato, ma Deryn è addirittura guarito. Eppure i medici erano arrivati a portarlo nel reparto dei malati terminali.

La malattia e la scelta di mamma e papà

Quello di Deryn è stato un vero e proprio calvario: sua madre, Callie, ha raccontato ai media che lui – la cui commovente storia ha portato persino alcuni vip a fargli visita – stava talmente male, che le dita gli erano diventate gonfie e nere; impazziva dal dolore, al punto da chiedere alla mamma di tagliargli le mani. Ad un certo punto i medici non sapevano più che fare, ma i genitori non potevano restare impotenti. Dopo aver saputo che la cannabis ha proprietà lenitive, e nonostante in proposito vi fossero studi sui minori, il padre ha contattato un pusher.

Il rischio e il metodo di somministrazione

E’ stato un vero azzardo, anche perché l’uomo rischiava 5 anni di carcere, ma per la vita di Deryn valeva la pena tentare. La cannabis gli è stata somministrata dalla madre con un vaporizzatore per evitare danni, e piano piano il 13enne – a cui erano state date appena due settimane di vita, dopo l’ultimo, fallito trapianto di midollo 70 giorni prima, mentre per il successivo se ne sarebbero dovuti attendere altri 50 – ha cominciato a riprendersi, a parlare normalmente e poi è completamente guarito.