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Catalogna, attacca Puigdemont: 'la Spagna ci vuole sottomessi e umiliati'

Catalogna

Ancora una volta il Presidente della Catalogna Puigdemont ribadisce la sua contrarietà alle decisioni del governo centrale di Madrid.

Continuano le evoluzioni sul fronte dell’indipendenza catalana. Questa volta a prendere la parola è ancora una volta il Presidente della Catalogna Puigdemont, che ribadisce con le sue dichiarazioni la netta opposizione al governo centrale di Madrid.

La Catalogna si oppone a Madrid

Sono in continuo aggiornamento le evoluzioni politiche sull’indipendenza catalana e sul rapporto tra Catalogna e Governo centrale spagnolo. Ancora una volt il presidente Catalano esterna le sue considerazioni e manifesta pubblicamente la sua opposizione alle politiche del governo centrale di Madrid.

La posizione del governo di Madrid

Il Governo di Madrid ha recentemente accusato gravemente l’amministrazione catalana, sostenendo che “il governatore della Generalitat si è reso responsabile di una disobbedienza ribelle”. Questo ha portato il Governo di Madrid alla decisione di attivare l’articolo 155 della Costituzione. Secondo quanto riportato dalla stampa spagnola, infatti, nell’ultimo tavolo del Consiglio dei Ministri Spagnolo si è discusso della possibile destituzione del presidente Puidgemont, valutando come possibili opzioni o la sostituzione del presidente Puigdemont e dei ministri dell’Economia e degli Interni o di tutto il governo.

L’articolo 155

Secondo quanto stabilito dall’articolo 155 della Costituzione Spagnola, è prevista la destituzione delle cariche esecutive qualora responsabili di disobbedienza ribelle, accusa mossa nei confronti del Presidente della Catalogna Puidgemont. L’attivazione dell’articolo 155 era stata già annunciata qualche giorno fa dall’esecutivo centrale che ha deciso di sottoporre la decisione al Senato, con il fine ultimo di “ristabilire l’ordine costituzionale in Catalogna”. Secondo quanto riportato nella richiesta di attivazione dell’articolo 155 all’esame della riunione straordinaria del Consiglio dei ministri a Madrid, il presidente della Catalogna, Carles Puigdemont, si è reso responsabile di una “disobbedienza ribelle, sistematica e consapevole” degli obblighi previsti dalla legge e dalla Costituzione e ha “gravemente attentato” all’interesse generale dello Stato.

La riunione del Governo di Madrid

Il Governo di Madrid ha dunque inasprito le misure contro le rivendicazioni di indipendenza da parte della Catalogna. A tal fine il Presidente del Senato Spagnolo Pio Garcia Escudere, ha convocato una riunione straordinaria dell’ufficio di presidenza per avviare la procedura di revoca dell’autonomia alla Catalogna. La revoca definitiva dovrebbe arrivare entro fine mese, tra il 27 e il 30 ottobre.

Le dichiarazioni di Puidgemont

L’inasprimento delle posizioni del governo centrale di Madrid ha ovviamente portato alla risposta del Presidente della Catalogna Carles Puigdemont. Il capo dell’esecutivo catalano non ha perso occasione di ribattere al governo di Madrid, rilasciando delle dichiarazioni di forte condanna, nell’ambito di un incontro con gli imprenditori. Secondo quanto dichiarato da Carles Puidgemont: “La Spagna vuole una Catalogna sottomessa, diminuita, se possibile umiliata, una Catalogna che se alza troppo la voce si castiga”.

La condanna e la contrarietà alla decisione del governo centrale di applicare l’articolo 155 che prevede la destituzione dell’esecutivo catalano, è stata apertamente dichiarata dal Presidente della Catalogna Puidgemont. Nonostante ciò, il presidente Catalano lascia intravedere qualche – seppur remota – possibilità di dialogo con Madrid, avendo confermato che intende ricercare “fino all’ultimo minuto” un dialogo con il governo centrale spagnolo, nel tentativo di “giungere ad accordi attraverso la mediazione e non i tribunali”.